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Scuola e iscrizioni on line, 3 genitori su 10 chiedono aiuto agli istituti

Iscrizioni a scuola on line, 3 famiglie su 10 chiedono l’aiuto delle scuole per la procedura informatica.

Alle primarie, inoltre, la maggior parte dei genitori scegli il tempo scuola “ordinario” invece che il tempo pieno.

Sono alcuni dei dati contenuti nel focus sulle iscrizioni al prossimo anno scolastico (2017-2018) pubblicato dal Ministero dell’istruzione.

Le più digitalizzate sono le famiglie residenti in Friuli Venezia Giulia (l’87% ha inoltrato la domanda in completa autonomia), il Veneto e la Lombardia (in entrambi i casi 85% di iscrizioni autonome).

La partecipazione al sistema on line da parte delle paritarie è stata complessivamente del 30% (22% delle scuole primarie, 26% del primo grado e 43% per le scuole del secondo grado).

Per quanto riguarda l’assolvimento dell’obbligo scolastico nei percorsi di istruzione e formazione professionale, i Centri per la formazione del Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Lazio, Molise e Sicilia, a seguito delle convenzioni sottoscritte con il Miur, hanno potuto gestire le domande ricevute direttamente sul portale Sidi.

Le domande e di iscrizione alle classi prime di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado presentate per l’anno scolastico 2017/18 sono state 1.610.351.

Alla primaria preferito il tempo ordinario

Alla primaria, spiega il Miur, il 57% delle famiglie ha preferito il tempo scuola “ordinario” (27-30 ore settimanali) mentre il 40% ha optato per il tempo pieno di 40 ore settimanali.

La scelta dell’orario scolastico varia territorialmente: a sud è più alta la richiesta di tempo pieno in Molise e in Calabria (56% e 54% delle domande, rispettivamente), al centro in Toscana (56%) e a nord in Liguria (51%).

Più omogenee sono, invece, le richieste nel caso della scuola secondaria di primo grado, dove l’85,3% delle famiglie si è indirizzato su un orario di 30 ore settimanali.

Liceo scientifico fra i più gettonati

Dei circa 552mila studenti che hanno preso la licenza media, soltanto il 5% prosegue in percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) svolti presso i centri di formazione regionali.

Gli altri vanno alle superiori e nel 53,4% dei casi scelgono un indirizzo di liceo, in particolare, il liceo scientifico (15,2%).

Restano stabili le iscrizioni agli istituti tecnici (30,4%) con un leggero incremento per il settore tecnologico, dove si registra il segno positivo delle iscrizioni all’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”.

Dalla distribuzione territoriale si conferma la prevalenza di iscritti in percorsi liceali nelle regioni del Centro (59,7%) e meno in quelle del Nord-Est (46,6%) dove la preferenza va ai percorsi tecnici (37%).

Redazione

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