Scuola Sicura Veneto: continua il progetto di Protezione Civile dalla provincia di Rovigo.

Iniziativa "Scuola Sicura Veneto" a Badia Polesine: La Protezione Civile in Azione
VENEZIA (ITALPRESS) – Il 4 giugno, l’Istituto Istruzione Superiore Primo Levi di Badia Polesine, in provincia di Rovigo, ospiterà un’importante iniziativa nell’ambito del progetto “Scuola Sicura Veneto”. Questo format, ideato dall’Assessorato regionale alla Protezione Civile del Veneto, mira a educare gli studenti sulle corrette procedure di sicurezza in caso di eventi calamitosi come terremoti e incendi.
L’importanza della formazione nelle scuole
L’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, afferma: "È fondamentale che i giovani siano informati e preparati a gestire situazioni di emergenza. La prevenzione è la miglior risposta ai disastri naturali." Durante la mattinata, gli studenti parteciperanno a simulazioni pratiche di evacuazione. Questo approccio interattivo consente loro di apprendere in modo diretto le procedure da seguire in caso di eventi critici, come l’allerta di un terremoto o di un incendio.
Le prove di evacuazione inizieranno con la segnalazione dell’allerta e proseguiranno con l’evacuazione strutturata degli alunni. Saranno demonstrate le tecniche per il recupero delle persone ferite, grazie alla partecipazione di soccorritori esperti.
Collaborazione con le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco
L’evento vedrà la partecipazione attiva non solo del personale dell’Assessorato e della Direzione Protezione Civile, ma anche dei Vigili del Fuoco e delle forze di Polizia locali. Al termine delle simulazioni, ci sarà un momento di analisi in cui gli alunni e gli insegnanti discuteranno le azioni intraprese durante l’esercitazione. Questo feedback è cruciale per migliorare le strategie di emergenza e per garantire che ogni partecipante abbia compreso i passaggi necessari in una situazione di crisi.
"Questo genere di preparazione non solo accresce la consapevolezza degli studenti, ma crea anche una cultura della sicurezza nelle nostre comunità," ha detto Bottacin, evidenziando l’importanza di unire forze diverse per un obiettivo comune.
Presentazione dei Mezzi d’Emergenza
Nel corso della giornata, gli studenti avranno l’opportunità di vedere da vicino i mezzi d’emergenza in azione. Tra questi, l’elicottero del Suem 118, che svolge un ruolo fondamentale nelle operazioni di soccorso. Gli esperti illustreranno le diverse funzionalità dei mezzi e come questi strumenti possano fare la differenza in situazioni di emergenza.
Questa esperienza pratica non si limiterà a essere educativa, ma servirà anche a stimolare l’interesse degli studenti verso le professioni legate alla protezione civile e all’emergenza.
Consegna di materiale informativo agli studenti
Alla fine dell’evento, ogni studente riceverà un volumetto informativo. Questo libro, redatto con un linguaggio semplice e diretto, conterrà le principali regole di sicurezza e rischi da conoscere, oltre ai riferimenti utili per contattare i servizi di emergenza nella loro area. È un’iniziativa che punta a rendere la cultura della sicurezza parte integrante della formazione scolastica.
Le Autorità Presenziali e il Momento di Saluto
La mattina si concluderà con un saluto ufficiale da parte di Gianpaolo Bottacin e delle altre autorità presenti, previsto per le ore 11. Dopo il discorso, gli studenti assisteranno all’arrivo del Suem 118 e del suo elicottero, un momento che rappresenta l’apice della giornata e sottolinea l’importanza della preparazione e della prontezza in situazioni di emergenza.
Questi eventi, come dimostrano fonti ufficiali dell’assessorato alla Protezione Civile, sono fondamentali per costruire una società più resiliente e consapevole. Le scuole del Veneto stanno pertanto diventando centri di formazione e informazione sulla sicurezza, un passo cruciale per affrontare le sfide del futuro.
In un’epoca in cui il cambiamento climatico e altri fattori possono aumentare il rischio di calamità naturali, iniziative come quella di Badia Polesine rappresentano un modello da seguire per il resto del Paese. Sostenere l’educazione alla sicurezza è, infatti, un investimento nel nostro futuro.
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