Ecco un annoso quesito di molte neomamme che passano i primi mesi a ispezionare minuziosamente le cacchine dei propri bebè.
Prima di tutto dobbiamo chiederci se siamo davvero in presenza di stitichezza e/o aria ritenuta: molto spesso i neonati semplicemente non hanno ancora consapevolezza della loro muscolatura e quindi anche in presenza di stimolo non sempre riescono a spingere soprattutto vista la frequente posizione sdraiata. Ecco perché a volte vediamo che si sforzano con tutto il corpo fino a diventare rossi.
Se le feci non sono quotidiane e stiamo allattando esclusivamente al seno non vuol dire ci troviamo in presenza di stipsi in quanto il latte materno produce poche scorie e a volte non si accumulano tanto da far avvertire uno stimolo. Se le feci non sono comunque dure e a palline secche non ci troviamo in presenza di stitichezza e se il bimbo non è irrequieto non c’è bisogno di contattare il pediatra.
Nel caso di reale stitichezza andranno prima ricercate le cause ad esempio un eccesso o una mancanza di fibre nello svezzamento o un’intolleranza verso il latte artificiale. L’alimentazione della madre che allatta di norma non influisce significativamente nella digestione del piccolo fatta eccezione per allergie o intolleranze da tenere sotto controllo. Va comunque da sé che se riscontriamo una maggiore irritabilità sempre dopo aver consumato alcuni cibi sarà meglio provare a interromperli per un periodo (ad esempio latte vaccino).
Per stimolare la produzione di aria o feci in caso di mal di pancia si possono usare semplici metodi per aiutare il piccolo: laddove il sondino e il clistere aiuterebbero la stimolazione ma potrebbero irritare la mucosa o forzare troppo lo sfintere possiamo ottenere lo stesso risultato stimolando esternamente l’ano col dito caldo o con un cotton fioc imbevuto di olio. La posizione più comoda per questa operazione e che ci consentirà di massaggiare per bene il perineo può essere quella dell’allattamento in cui il bimbo è rilassato oppure quella seduta con le gambe a ranocchietta.
Passeggiare in fascia, tenere il bimbo con le ginocchia piegate verso il petto, stenderlo a pancia in giù magari con il nostro braccio sotto il ventre sono tutte posizioni che gli daranno sollievo.
Altra pratica molto apprezzata ed efficace è quella del massaggio: basterà effettuare dei lenti movimenti circolari sul pancino con lieve pressione magari con le ginocchia piegate oppure provare il massaggio infantile I Love You di cui troviamo molti tutorial su internet e che sarà un momento piacevole per entrambi.
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