Cronaca

Tar accoglie ricorso: sospeso espianto degli ulivi per il gasdotto Tap

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso contro  l’autorizzazione all’espianto degli ulivi nell’area del cantiere di Melendugno. Il Tar ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti in attesa della discussione dell’istanza cautelare fissata per il 19 aprile. Lo comunica la Regione Puglia.

Il presidente del Tar del Lazio, ha accordato la sospensiva sull’espianto degli ulivi finalizzato alla costruzione, a Melendugno, del microtunnel del gasdotto Tap. Precisa che «le modalità di realizzazione (dell’opera, ndr) debbono ritenersi definitivamente approvate».

La sospensiva, infatti, è stata concessa – scrive il giudice – «ai soli fini dell’immediato riesame dell’atto impugnato da parte Ministero dell’Ambiente».  Con «riferimento sia alle osservazioni e alle competenze della Regione (specificate nella citata prescrizione A44), sia in base all’avvenuta presentazione al medesimo Ministero, da parte di Tap, di istanza di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto esecutivo, relativo alla realizzazione del microtunnel».

Adesso Tap deve fermare le attività – ha commentato il sindaco di Melendugno – era quello che chiedevamo da oltre 20 giorni insieme a tantissimi sindaci, rappresentanti istituzionali e cittadini del Salento. Prevalga il buon senso e si dia ascolto ai territori”.

Nel provvedimento il presidente De Michele rileva «che la questione sottoposta a giudizio investe notevoli interessi pubblici». Ciò poiché il gasdotto è opera di «importanza strategica nazionale, le cui modalità di realizzazione debbono ritenersi definitivamente approvate. Con puntuali misure di mitigazione dell’impatto ambientale.  Riferite, in particolare, ai ripristini vegetazionali, ovvero all’espianto e al successivo reimpianto di ulivi. Ciò però previo progetto esecutivo sottoposto all’approvazione del Comune di Melendugno e della Regione Puglia (prescrizione A44)».

Attivisti ancora in azione

Si registrano nuovi danneggiamenti in località San Basilio, dove Tap deve estirpare gli ulivi per avviare i lavori di realizzazione del microtunnel del gasdotto.

La recinzione di tutto il lotto A/1 risulta è priva della recinzione metallica, divelta probabilmente dalle frange più estreme degli attivisti che si oppongono alla realizzazione dell’opera.

Le strade di accesso al cantiere sono nuovamente sbarrate da blocchi fatti con pietre, materiale di risulta e pneumatici. Tutta l’area é praticamente interdetta al traffico veicolare. Le forze di polizia non sono presenti sul posto e i lavori sono fermi.

Dopo che i manifestanti hanno appreso quanto dichiarato ieri dal ministro dello Sviluppo Carlo Calenda che al question time ha ribadito l’approdo del gasdotto si farà senza ulteriori ritardi. Le operazioni di messa a dimora degli ulivi in grandi tinelle sono pertanto ferme.

Redazione

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