Tiktok vieta l’hashtag #Skinnytok: cosa significa per la salute mentale online?

Tiktok vieta l’hashtag #Skinnytok: cosa significa per la salute mentale online?

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Il Lato Oscuro di #SkinnyTok: Un Grido d’Allerta per i Giovani

Corpi esili e diete estreme. Questo è il mondo insidioso che si cela dietro l’hashtag #SkinnyTok, diventato virale su TikTok e attirando milioni di visualizzazioni soprattutto tra i giovani. Questa tendenza pericolosa, che promuove ideali di bellezza non solo irrealistici, ma anche dannosi, ha sollevato l’allerta delle autorità europee e di vari enti nazionali. La Commissione Europea e l’autorità francese Arcom, in particolare, si sono preoccupate per l’impatto sulla salute mentale degli adolescenti, portando a un intervento diretto.

In risposta a queste preoccupazioni, TikTok ha preso la ferma decisione di oscurare l’hashtag #SkinnyTok a livello globale. La piattaforma ha riconosciuto che il contenuto associato a questo hashtag stava diventando un veicolo per messaggi malsani sulla perdita di peso. Non è solo una questione di moderazione dei contenuti; è un problema che tocca la salute fisica e mentale dei più giovani.

Il Messaggio di Sensibilizzazione e la Lotta Contro i Contenuti Tossici

Chi cerca oggi #SkinnyTok viene reindirizzato a un messaggio di sensibilizzazione che invita a chiedere aiuto per disturbi alimentari e problemi legati all’immagine corporea. “La salute mentale è una priorità”, ha dichiarato un portavoce di TikTok, sottolineando l’importanza di educare gli utenti sui rischi associati a tali contenuti.

Tuttavia, il problema è tutt’altro che risolto. Gli autori di contenuti riescono a eludere facilmente i controlli con l’uso di etichette alternative, come #waste. Questa pratica, conosciuta come “ban evasion”, permette ai contenuti tossici di continuare a circolare, alimentando una cultura della magrezza estrema già da tempo criticata da medici e psicologi.

Uno studio di Reset.Tech e The Wall Street Journal ha dimostrato che TikTok è in grado di presentare contenuti connessi a disturbi alimentari già dopo pochi minuti dalla creazione di un nuovo account, soprattutto se l’utente interagisce con contenuti relativi al corpo e all’alimentazione. Questo meccanismo solleva interrogativi su come una piattaforma possa essere così rapida nell’esporre i giovani a contenuti dannosi.

La Protezione dei Minori nel Mondo Digitale

Il blocco di #SkinnyTok è parte di un’azione più ampia da parte dell’Unione Europea, che ha avviato un’indagine ufficiale su TikTok per possibili violazioni del Digital Services Act. Questa nuova normativa obbliga le grandissime piattaforme a identificare i rischi generati dai loro algoritmi e a mettere in atto misure concrete per proteggere i minori. Tuttavia, l’affidabilità del sistema di verifica dell’età continua a essere un nodo critico. Al momento, la registrazione degli utenti è basata su autodichiarazioni e su strumenti di intelligenza artificiale che non sempre si rivelano precisi.

Il tema della protezione dei minori dal contenuto inappropriato non riguarda solo TikTok. Commissioni come quella di Meta hanno chiesto ad aziende come Apple e Google di sviluppare un sistema di verifica dell’età unificato, mirando a creare un ambiente online più sicuro per i più giovani. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la pressione sociale legata all’aspetto fisico, amplificata dai social, è tra le principali cause dell’aumento dei disturbi alimentari tra i giovani, in particolare nelle ragazze tra i 12 e i 16 anni.

Le Misure Adottate da TikTok e le Sfide Future

Negli ultimi anni, TikTok ha implementato diverse misure per ridurre l’impatto dei contenuti dannosi. Tra queste, la sospensione dei filtri estetici per gli utenti sotto i 18 anni e la possibilità di personalizzare il feed escludendo temi sensibili. TikTok ha anche creato collegamenti diretti a risorse di supporto psicologico e per i disturbi alimentari.

“Non possiamo semplicemente rimuovere i contenuti tossici; dobbiamo affrontarne le cause alla radice,” ha affermato la psicologa esperta in disturbi alimentari, Dr.ssa Elisa Conti. “La soluzione non è solo tecnologica; serve anche una cultura che promuova l’accettazione e il rispetto per il proprio corpo.”

Anche se queste misure rappresentano passi in avanti, la vera sfida rimane la progettazione degli algoritmi. Finché gli algoritmi si concentreranno sull’engagement, i contenuti estremi continueranno a prosperare. L’effetto di questo sistema è particolarmente devastante per i più giovani, già vulnerabili a pressioni esterne.

In un mondo sempre più digitale, la lotta contro contenuti tossici come quelli di #SkinnyTok è solo all’inizio. Le politiche devono evolversi e affrontare queste sfide in modo serio e prioritario per garantire un ambiente online più sano per tutti.

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