Trump se ne frega degli indiani e dà l’ok per l’oleodotto in Dakota

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I tecnici del Genio dell’esercito Usa hanno dato il loro via libera finale alla realizzazione dell’oleodotto Dakota Access, che collega i giacimenti di Bakken di shale oil, nel North Dakota, con il centro di stoccaggio di Patoka, in Illinois e da qui portera’ il greggio alle raffinerie sulle coste del Golfo del Messico. L’amministrazione ha concesso il permesso finale necessario il progetto che costerà 3,8 miliardi di dollari.

Questo gesto è uno schiaffo del presidente americano Donald Trump ai Sioux. Un via libera atteso tra le proteste: migliaia di persone in tutti gli Stati Uniti sono scese in piazza per dire no all’iniziativa e in difesa delle minoranze.

Quest’ultimo oleodotto, infatti, passa vicino a territori considerati sacri da alcune tribù indiane ed aveva innescato violente proteste. L’ultimo aspetto era il passaggio sotto il lago Oahe, un riserva parte del fiume Missouri. Il progetto e’ lungo 1.872 km ed era insieme al Keystone Xl dal Canada, bloccato da Barack Obama e sbloccato dal presidente Donald Trump. .

Ora, dopo mesi di proteste, i lavori per la maxi infrastruttura possono così riprendere da subito. L’ok ad andare avanti è arrivato quando sembrava essersi aperto un spiraglio di trattativa tra i Sioux e l’amministrazione. Dave Archambault II, il presidente della tribù, era in volo per Washington per incontrare l’amministrazione Trump quando è arrivato a sua insaputa il via libera.

Il presidente ha mostrato una «completa mancanza di rispetto per i nativi e per i loro diritti», ha spiegato Archambault in una nota. Non è escluso che i Sioux, con l’appoggio degli ambientalisti, possano presentare appello.

Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer ha ribadito più volte nel corso delle ultime settimane che il presidente si sarebbe assicurato che il progetto portasse dei benefici a tutte le parti coinvolte, citando le doti da negoziatore di Trump. Ma le trattative, è l’accusa mossa al presidente, non sono mai partite e il progetto è ora stato approvato.

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