Uccide la moglie dopo lite, ottantenne si consegna ai carabinieri

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Una tragedia familiare si è consumata questa mattina a La Spezia dove Loreno Ruffini, ottantenne, ha ucciso la moglie Rosanna Fortunato di 79. L’uomo poco prima delle 8 si è presentato alla Caserma dei Carabinieri Salvo D’Acquisto per raccontare ciò che era successo.
Marito e moglie, insieme da una vita, stavano facendo colazione ed è scoppiata una lite. In un attimo lui ha preso un utensile da cucina in legno – un tagliere o un mattarello – e l’ha colpita uccidendola.

Forse alla base del gesto ci sarebbero stati i problemi economici. Questi gli elementi sui quali il Nucleo investigativo dei Carabinieri della Spezia. Nelle prossime ore l’anziano che si è costituito verrà ascoltato dal sostituto procuratore.

Nel corso della perquisizione all’interno dell’appartamento dove è avvenuto il delitto i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato tre fucili, detenuti legalmente. I carabinieri stanno accertando se al momento dell’omicidio la coppia fosse sola in casa.

I due coniugi erano molto conosciuti, avevano due figli e due nipoti molto piccoli. I vicini hanno descritto marito e moglie come due persone affiatate e che si sostenevano in tutto. Rosanna Fortunato era una donna solare, sempre disponibile, entusiasta della vita.
Questa mattina però i vicini aveva notato che c’era qualcosa di diverso. I panni erano ancora stesi e nessuno dei due coniugi si era ancora visto in giro, quando poi degli amici di famiglia hanno notato un’ambulanza fuori dal portone hanno avuto la percezione che fosse accaduto qualcosa di terribile.

Ancora frammentarie le notizie su quanto accaduto ma, stando a una prima ricostruzione, l’omicidio sarebbe avvenuto mentre i due stavano facendo colazione come ogni giorno nella loro abitazione. La coppia di due anziani avrebbe iniziato a litigare durante la colazione e ad alimentare la violenta discussione.

“Ho sentito delle urla, poi dopo qualche minuto è arrivata l’ambulanza, ma non credevo fosse accaduta una tragedia simile”, ha raccontato una donna che abita vicino alla palazzina dove è avvenuto l’omicidio della settantanovenne.

“I rapporti erano buoni, mai uno screzio, li vedevo sempre assieme ed erano affiatati, lui era molto attaccato alla moglie, e alla famiglia. È una tragedia inspiegabile. Per me Rosanna era come una sorella. Quando ho visto l’ambulanza credevo a un malore, non a una tragedia simile. Vorrei parlare al marito e chiedergli perché”, così un’amica della vittima.

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