Università Cattolica: dibattito globale sulla malnutrizione per un futuro più sano.

Università Cattolica: dibattito globale sulla malnutrizione per un futuro più sano.

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Università Cattolica: Un Laboratorio di Speranza secondo Papa Francesco

CREMONA (ITALPRESS) – Nel 2021, Papa Francesco ha definito l’università come un “laboratorio di speranza”, un concetto ripreso di recente dal Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Elena Beccalli. Il Pontefice, nel suo videomessaggio per l’inaugurazione del centenario dell’ateneo, ha descritto le università come comunità aperte e pronte ad affrontare il mondo con coraggio. Questa visione è stata al centro del colloquio scientifico “La Speranza per un pianeta nutrito: quale agenda per le università cattoliche?”, che si è tenuto nell’aula magna del campus cremonese, per celebrare l’anno giubilare dell’Università.

Durante il suo intervento, Beccalli ha esortato studiosi e ricercatori a orientarsi verso una “rigenerazione intellettuale”, sottolineando l’importanza di un cambio di paradigma verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile. La professoressa ha evidenziato che l’educazione non deve limitarsi alla trasmissione di conoscenze, ma deve anche affrontare la questione antropologica, mettendo al centro l’essere umano.

Un Cammino di Speranza: Iniziativa Internazionale per Combattere la Malnutrizione

L’iniziativa, che si estende per due giorni e ha una portata internazionale, mira a promuovere un dialogo multidisciplinare tra le università cattoliche, affrontando una delle problematiche più gravi del nostro tempo: la malnutrizione. Pier Sandro Cocconcelli, Preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, ha dichiarato: “La speranza non delude. Abbiamo l’obiettivo di fornire alle nuove generazioni competenze scientifiche avanzate, unite a una profonda visione etica, per affrontare le sfide globali.”

La collaborazione tra l’Università Cattolica, la FUCE e la Fondazione Gravissimum Educationis del Vaticano segna un passo significativo verso la creazione di un “Cammino di Speranza” in preparazione al Giubileo del 2025. Cocconcelli ha aggiunto che la speranza è un motore fondamentale per affrontare le questioni di giustizia sociale, come la fame e la malnutrizione che colpiscono oltre 733 milioni di persone nel mondo, secondo il rapporto “The State of Food Security and Nutrition in the World” dell’ONU.

Secondo il rapporto, oltre 2,3 miliardi di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare moderata o grave, con una prevalenza particolarmente critica in Africa. Circa il 20% della popolazione africana soffre di insicurezza alimentare, un dato allarmante che evidenzia l’urgenza di un’azione concertata.

Il rettore Beccalli ha commentato: “Il degrado ambientale è intimamente connesso alla fame. Se non affrontiamo seriamente questi temi, possiamo aspettarci instabilità a livello globale.” La chiamata all’azione è chiara e risuona nel cuore della missione delle università cattoliche: educare cittadini consapevoli e responsabili, pronti a fronteggiare le sfide del futuro.

Progetti e Iniziative per il Futuro

Il Piano Africa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dimostra l’impegno dell’ateneo verso l’educazione e la ricerca, con 125 progetti attivi in 40 paesi africani. Dieci di questi vengono sviluppati nei campus di Piacenza e Cremona, grazie alla collaborazione con università, istituzioni e comunità locali. La malnutrizione e la fame non devono essere più considerate come mere esternalità negative, ma come problematiche da affrontare con serietà e determinazione.

Oltre alla formazione accademica, è fondamentale incentivare un dialogo profondo e multidisciplinare, che coinvolga non solo le discipline tradizionali, ma anche i soggetti della società civile. Per promuovere un cambiamento duraturo, le università devono porsi come protagoniste attive nella formulazione di risposte concrete agli attuali problemi globali. La professoressa Beccalli ha affermato: “Siamo a un crocevia. Le nostre azioni saranno decisive per costruire un futuro di equità e giustizia.”

In questo contesto, è importante ricordarne l’aspetto fondamentale: l’educazione deve evolversi, adattandosi alle sfide del presente e del futuro, formando una generazione non solo competente, ma anche solidale e impegnata nel cambiamento.

—Foto Università Cattolica—(ITALPRESS).

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