Valzer nomine: dentro De Scalzi e Starace, fuori Moretti e Caio

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Dopo giorni di trattative, il Tesoro ha ufficializzato le nomine dei nuovi dirigenti delle società partecipate con lo Stato. Confermati Claudio Descalzi a Eni, con  Emma Marcegaglia alla presidenza del “Cane a sei zampe”, e  Francesco Starace, con alla presidenza Patrizia Grieco, per Enel.  Restano fuori dal giro di valzer: Mauro Moretti, ormai ex ad di Leonardo Finmeccanica e  Francesco Caio di Poste.

Sarà Alessandro Profumo, ex manager di Unicredit e Mps, a prendere il posto di Moretti, al vertice dell’amministrazione di Leonardo. De Gennaro, invece, confermato presidente. Per quanto riguarda Poste, il nome scelto è quello di Matteo Del Fante, che andrà a sostituire Caio. Cambio anche alla presidenza di Poste; Maria Bianca Farina sostituirà Luisa Todini. Alla guida di Terna, al posto di Del Fante, dovrebbe arrivare Alberto Irace, oggi all’Acea, che piace molto al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Per Enav ci sono Roberto Scaramella, Roberta Neri, Giuseppe Acierno, Maria Teresa Di Matteo, Nicola Maione, Mario Vinzia. A pesare sull’uscita di scena di Moretti è la sentenza di condanna in primo grado emessa dal tribunale di Lucca per la strage di Viareggio, che provocò la morte di 32 persone. Moretti, infatti, è stato condannato in qualità di ex a.d. di Rfi. Il Ministero di via XX settembre esprime “un particolare ringraziamento” a Moretti, “che ha gestito e realizzato importanti processi di trasformazione di gruppi industriali di importanza strategica del paese, quali Ferrovie dello stato e Finmeccanica (oggi Leonardo), con risultati che sono stati apprezzati dal mercato e dagli investitori”.

I tecnici del Tesoro hanno riservato parole di encomio anche per Caio e Todini: “Un ringraziamento a Francesco Caio per i risultati raggiunti e per aver da subito predisposto un piano industriale che ha avviato un processo di profonda trasformazione culturale e tecnologica di Poste Italiane, che costituisce la base dello sviluppo futuro dell’azienda. In questo ambito, ha curato la delicata operazione di apertura del capitale di Poste Italiane a investitori privati, con una brillante operazione di quotazione in Borsa”. Alla Todini il Mef riconosce invece “l’impegno e la passione e il contributo al rafforzamento della più grande azienda sociale italiana”.

In una nota, il Mef  ha annunciato le liste che verranno depositate per il rinnovo dei consigli di Enav, Enel, Eni, Leonardo, Poste Italiane. Si comincia con Eni il 13 aprile e si termina Leonardo nella prima metà di maggio. Ecco le rose indicate dal Tesoro:

ENAV (partecipata al 53,4%)

  1. Roberto Scaramella
  2. Roberta Neri
  3. Giuseppe Acierno
  4. Maria Teresa Di Matteo
  5. Nicola Maione
  6. Mario Vinzia

ENEL (partecipata al 23,6%)

  1. Patrizia Grieco
  2. Francesco Starace
  3. Alfredo Antoniozzi
  4. Alberto Bianchi
  5. Paola Girdinio
  6. Alberto Pera

ENI (partecipata al 4,3% tramite Cdp e direttamente per il 25,76%)

  1. Emma Marcegaglia
  2. Claudio Descalzi
  3. Andrea Gemma
  4. Diva Moriani
  5. Fabrizio Pagani
  6. Domenico Trombone

Collegio Sindacale

  1. Paola Camagni (Sindaco effettivo)
  2. Andrea Parolini (Sindaco effettivo)
  3. Marco Seracini (Sindaco effettivo)
  4. Stefania Bettoni (Sindaco supplente)
  5. Stefano Sarubbi (Sindaco supplente)

LEONARDO (partecipata al 30,2%)

  1. Giovanni De Gennaro
  2. Alessandro Profumo
  3. Guido Alpa
  4. Luca Bader
  5. Marina Calderone
  6. Marta Dassù
  7. Fabrizio Landi

POSTE ITALIANE (partecipata al 29,3% e – attraverso Cdp – con un ulteriore 35%)

  1. Bianca Maria Farina
  2. Matteo Del Fante
  3. Carlo Cerami
  4. Antonella Guglielmetti
  5. Francesca Isgrò
  6. Roberto Rao

Il ministero di Padoan precisa che: “I nominativi che compongono le liste sopra riportate sono stati individuati secondo una procedura di selezione, svolta con il supporto di primarie società di consulenza per la selezione e il reclutamento manageriale (Eric Salmon & Partners, Korn Ferry, Spencer Stuart), sulla base di criteri di professionalità e secondo prassi di uso comune di mercato”.

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