2,4 miliardi di lavoratori a rischio: il caldo estremo minaccia la salute sul lavoro

2,4 miliardi di lavoratori a rischio: il caldo estremo minaccia la salute sul lavoro

2,4 miliardi di lavoratori a rischio: il caldo estremo minaccia la salute sul lavoro

Di Euronews

Pubblicato il 22/08/2025 – 13:11 CEST

Un allerta globale: il caldo estremo minaccia i lavoratori

Un nuovo rapporto congiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) ha rivelato che miliardi di lavoratori in tutto il mondo necessitano di una protezione migliore contro il caldo estremo nei luoghi di lavoro. I cambiamenti climatici hanno reso sempre più comuni situazioni di caldo torrido, aumentando il rischio di problemi di salute come colpi di calore, disidratazione e insufficienze renali.

Attualmente, oltre 2,4 miliardi di lavoratori – pari al 71% della forza lavoro globale – sono esposti a temperature elevate. Questo dato dovrebbe fungere da campanello d’allarme per governi, aziende e comunità, spingendoli a implementare misure di protezione più efficaci. I datori di lavoro hanno la responsabilità di garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti i dipendenti. Johan Stander dell’OMM ha dichiarato: “Dobbiamo affrontare il futuro del caldo estremo. È una realtà per molti. Bisogna adattarsi o rischiare la vita”.

Le conseguenze del caldo estremo: un bilancio allarmante

Secondo stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), il caldo estremo causa ogni anno oltre 22 milioni di infortuni sul lavoro e quasi 19.000 decessi. Rüdiger Krech, direttore dell’OMS per l’ambiente, i cambiamenti climatici e le migrazioni, ha spiegato: “La severità non riguarda solo più giorni caldi, ma anche temperature più elevate. Spesso viene considerato un disagio, ma sta diventando una crisi sanitaria”.

Le persone più vulnerabili, come i lavoratori nei settori agricolo e edilizio, sono le più colpite da queste ondate di calore. Lo stress dovuto al caldo ha conseguenze devastanti, specialmente per coloro che hanno un accesso limitato a servizi come condizionamento, assistenza sanitaria e protezioni sul lavoro. I problemi legati al lavoro e al clima sono sempre più interconnessi e necessitano di risposte coordinate e rapide.

Il caldo estremo: nuove sfide per le comunità

Il rapporto pone l’accento sulla necessità di misure immediate nei contesti locali, aziendali e scolastici. L’impatto delle ondate di calore è diventato sempre più evidente, con temperature record in paesi come Francia, Portogallo, Grecia e Spagna, dove si sono superati i 40 °C. Queste temperature elevate hanno contribuito a incendi devastanti, come dimostrano le recenti statistiche che indicano una delle peggiori stagioni di incendi in Europa meridionale.

“I costi umani e sociali di questo fenomeno sono inaccettabili. È fondamentale che le comunità si uniscano per proteggere i lavoratori e garantire un futuro più sicuro”, ha dichiarato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, in un recente intervento. Le istituzioni devono promuovere politiche di lavoro e di protezione ambientale che affrontino questi problemi, a partire da normative specifiche per salvaguardare i più esposti.

Un appello all’azione collettiva

In conclusione, ci sono segnali chiari e preoccupanti che richiedono un’azione collettiva. Il caldo estremo è una realtà che non possiamo ignorare. In un mondo in cui i cambiamenti climatici sono il risultato di azioni umane, la lotta contro il caldo torrido può rappresentare un passo fondamentale verso un futuro sostenibile.

Per affrontare questa crisi, è essenziale coinvolgere i singoli cittadini, le aziende e le amministrazioni locali. Solo collaborando, possiamo sperare di proteggere i lavoratori più vulnerabili e prevenire gravi conseguenze per la salute pubblica. La prevenzione deve diventare una priorità, affinché le generazioni future possano lavorare in condizioni sicure e dignitose.

Fonti: OMS, OMM, OIL

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