Salvini: “Nessun vantaggio per l’Italia in questa situazione critica”
La conferenza stampa della Lega, svoltasi alla Camera dei Deputati, ha visto Matteo Salvini presentare la proposta sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Salvini ha ribadito la contrarietà del partito al Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), sottolineando che il Parlamento ha già respinto i tentativi dell’UE di introdurre questa misura. Propone invece la liquidazione della quota italiana del MES, recuperando così quindici miliardi da utilizzare per abbassare le tasse, investire e incrementare le pensioni. La Lega conferma, quindi, il suo impegno a proteggere l’economia italiana e i suoi cittadini.
La Lega contro il MES: Proposte per il Futuro Economico
Roma ha ospitato una conferenza stampa della Lega, durante la quale è stata presentata una proposta riguardante la rottamazione delle cartelle esattoriali. Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha ribadito la ferma opposizione del partito al Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), sottolineando come ad oggi il Parlamento italiano abbia già respinto il tentativo dell’Unione Europea di imporre questa misura.
Salvini ha evidenziato che il MES è stato sempre combattuto dalla Lega, fin dai tempi del governo Monti. La trasformazione del MES in un “salva banche” non apporterebbe alcun beneficio all’Italia, considerando la salute finanziaria delle nostre banche. La proposta di modifica, secondo il leader leghista, è inaccettabile e non sarà mai ratificata dalla Lega.
In risposta a queste insistenze, la Lega avanza una concreta proposta: liquidare la quota italiana del MES per recuperare quindici miliardi di euro. Questi fondi, secondo Salvini, potrebbero essere utilizzati per ridurre le tasse, effettuare investimenti e aumentare le pensioni degli italiani. Tale iniziativa rappresenterebbe una chiara alternativa a politiche che il partito ritiene dannose per l’economia nazionale.
Salvini ha concluso la sua dichiarazione lanciando un appello alla libertà di scelta, sottolineando la necessità per il Paese di poter decidere autonomamente il proprio futuro economico, senza vincoli imposti dall’estero. In un contesto così complesso, la Lega continua a porre al centro del dibattito la necessità di un’italianità riconquistata, con una gestione economica più favorevole alla popolazione.
Salvini e la Rottamazione delle Cartelle Esattoriali: No al MES
Roma ospita la conferenza stampa della Lega, durante la quale Matteo Salvini presenta la proposta riguardante la rottamazione delle cartelle esattoriali. Un tema di grande rilevanza, che riflette l’impegno del partito nel sostenere i cittadini e migliorare la situazione economica del Paese.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, esprime chiaramente la sua posizione riguardo al Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). Sottolinea come il Parlamento, grazie all’azione determinata della Lega, abbia già respinto le pressioni dell’Unione Europea, evitando di farsi “mettere un cappio al collo”. Secondo Salvini, non ci sono vantaggi dal passaggio a un piano di “salva banche”, poiché le istituzioni bancarie italiane sono in buona salute.
La proposta continua a essere discussa, ma Salvini evidenzia che la Lega non intende ratificare tale modifica del MES. In risposta alle insistenze dell’UE, il leader della Lega suggerisce una soluzione alternativa: la liquidazione della quota italiana. Attraverso questa misura, l’Italia potrebbe recuperare quindici miliardi di euro. Questi fondi, secondo il vicepremier, potrebbero essere utilizzati per abbassare le tasse, investire in progetti infrastrutturali e aumentare le pensioni.
Questo approccio mira a liberare l’Italia da vincoli esterni, permettendo al Governo di prendere decisioni più autonome e favorevoli per i cittadini. La rottamazione delle cartelle esattoriali e la questione del MES rappresentano due fronti cruciali nella battaglia della Lega per una maggiore sovranità economica. Il messaggio è chiaro: l’Italia deve proseguire sulla strada dell’indipendenza economica, evitando imposizioni che non portano benefici al popolo italiano.
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