Startup Economy: Unleashing Untapped Potential nel Settore Agroalimentare

Startup Economy: Unleashing Untapped Potential nel Settore Agroalimentare

Startup Economy: Unleashing Untapped Potential nel Settore Agroalimentare

Il Rapporto sulla Trasformazione Tecnologica della Filiera Agroalimentare

ROMA (ITALPRESS) – Recentemente, al Senato è stato presentato il primo “Rapporto sulla trasformazione tecnologica della filiera agroalimentare: il contributo della Startup Economy”. Questo importante documento è frutto di un progetto promosso da Federalimentare, sostenuto da Confagricoltura e realizzato dal Centro di Ricerca Luiss-X.ITE, in collaborazione con esperti del Linfa AgriFoodTech Fund.

Il rapporto mette in luce un dato sorprendente: nonostante la filiera agroalimentare contribuisca per circa il 30% al Pil italiano, il potenziale delle startup nel settore rimane in gran parte inesplorato. Nel 2024, gli investimenti in startup Agri&FoodTech hanno superato appena i 100 milioni di euro, mostrando un calo significativo rispetto ai 140 milioni del 2023 e ai 150 milioni del 2022. Tale decrescita è parzialmente attribuibile alla crisi causata dal Covid-19, che aveva anzitempo stimolato un incremento degli investimenti in startup in grado di innovare nel commercio e nei servizi legati al cibo.

Necessità di Un Cambio di Direzione

Si evidenzia l’urgenza di invertire questa tendenza e di adottare nuove strategie per accelerare l’integrazione delle startup nei processi economici della filiera. È fondamentale coinvolgere piccole, medie e grandi imprese operative sui mercati nazionali e internazionali. Paesi come Regno Unito, Germania, Francia e Spagna stanno investendo più dell’Italia: un’analisi comparativa rivela un divario notevole in rapporto all’importanza della filiera agroalimentare per il Pil di ciascun Paese. Per colmare il gap, il valore degli investimenti in Agri&FoodTech in Italia dovrebbe superare i 500 milioni di euro all’anno, ben cinque volte superiore al dato attuale del 2024.

Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare, sottolinea che “siamo già impegnati nella creazione di una partnership europea per accedere ai fondi di Horizon Europe dedicati al settore agroalimentare. Questo è un passo cruciale per rafforzare la nostra competitività a livello globale”. Ha anche aggiunto che “è fondamentale per le imprese investire in ricerca che si operi in un contesto favorevole e prevedibile, dove il supporto pubblico funzioni da moltiplicatore per gli investimenti privati”.

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha evidenziato come i dati dimostrano un mondo in crescita, dove i consumi stanno cambiando rapidamente. In questo contesto, è vitale garantire una sicurezza alimentare adeguata, con chiunque riesca a innovare e aumentare la produzione che potenzialmente beneficia dell’incremento demografico. Giansanti ha anche affermato: “Esistono imprenditori aperti al dialogo con la tecnologia e la ricerca. La vera differenza dipende dalla capacità di essere competitivi e produttivi. Il sistema imprenditoriale ha bisogno di scienza e ricerca, rendendo essenziale la collaborazione con università e istituzioni per supportare i giovani e promuovere processi di innovazione”.

Le Prospettive Future per il Settore Agroalimentare

Il rapporto sottolinea l’importanza di una maggiore interazione tra startup e industrie consolidate, con l’obiettivo di creare un ecosistema innovativo che favorisca la crescita del settore agroalimentare. La ricerca svolge un ruolo chiave e le partnership tra enti di ricerca e aziende rappresentano una strategia vincente per il futuro del Made in Italy. È necessario che l’Italia segua le orme dei paesi europei più avanzati in questo ambito, investendo di più in tecnologie che possano migliorare la produttività e la sostenibilità del settore. Solo così sarà possibile mantenere la competitività nel mercato globale e rispondere adeguatamente alle sfide future.

È chiaro che la sinergia tra innovazione e tradizione sarà fondamentale per alimentare la crescita della filiera agroalimentare. L’approccio alle nuove tecnologie, dalla digitalizzazione alla sostenibilità, rappresenta un’opportunità per costruire un futuro più solido per il settore, in grado di affrontare le inevitabili sfide del mercato.

In conclusione, il Rapporto presenta chiari segnali di come il futuro della filiera agroalimentare italiana dipenda dalla capacità di valorizzare il potenziale delle startup e da un approccio strategico che coinvolga tutti gli attori del sistema. La trasformazione tecnologica rappresenta non solo una necessità, ma anche un’opportunità senza precedenti per il settore agroalimentare Made in Italy.

(Fonte: Italpress)

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