Pnrr, Anac: spesa sotto il 30% in alcuni settori critici per il futuro.

Pnrr, Anac: spesa sotto il 30% in alcuni settori critici per il futuro.

Pnrr, Anac: spesa sotto il 30% in alcuni settori critici per il futuro.

Nel 2024, Giuseppe Busìa, presidente dell’Anac, ha presentato alla Camera dei deputati la Relazione annuale sull’attività dell’Autorità Anticorruzione. Il rapporto evidenzia ritardi nel Pnrr, con spese inferiori al 30% delle risorse, e una predominanza di affidamenti diretti, che costituiscono il 98% degli acquisti. Gli appalti pubblici, pari a 271,8 miliardi di euro, hanno visto un calo significativo. Busìa ha denunciato conflitti d’interesse, carenze nelle tutele giuridiche e il crescente rischio di infiltrazioni mafiose. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza sul lavoro, alla parità di genere e all’uso dell’intelligenza artificiale negli appalti pubblici.

Rapporto Anac 2024: Critiche e Riflessioni sulla Corruzione, Appalti e Sicurezza

ROMA (ITALPRESS) – Questa mattina, alla Camera dei deputati, il presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, ha presentato la Relazione annuale 2024 riguardante l’attività dell’Autorità Anticorruzione. Tra le problematiche emerse, si sottolineano i ritardi nel Pnrr, dove in alcune aree la spesa non supera il 30% delle risorse allocate. Inoltre, la maggior parte degli acquisti di servizi e forniture è avvenuta tramite affidamenti diretti, incidendo per il 98%, mentre il volume degli appalti di lavori ha registrato una significativa diminuzione del 38,9%.

Nel 2024, il valore complessivo degli appalti pubblici in Italia ha raggiunto i 271,8 miliardi di euro, con una flessione del 4,1% rispetto all’anno precedente. Un aspetto rilevante è l’aumento del 37,2% nelle forniture di prodotti farmaceutici, che hanno superato i 40 miliardi di euro. Busìa ha evidenziato la preoccupazione per i conflitti d’interesse e i rischi legati agli affidamenti diretti, sottolineando come gli amministratori onesti siano a rischio di pressioni indebite, soprattutto per appalti inferiori ai 140.000 euro.

Il presidente ha anche criticato il recente correttivo al Codice dei contratti, evidenziando l’assenza di obblighi per dichiarare il titolare effettivo delle imprese, un passaggio fondamentale per diminuire il rischio di infiltrazioni. È stata rilevata l’urgenza di ripristinare verifiche preliminari sugli affidamenti in house per garantire trasparenza e competitività nel settore. Ciò è particolarmente rilevante in un contesto caratterizzato da un aumento degli incidenti sul lavoro, dove nel 2024 sono state registrate 1.448 violazioni delle norme di sicurezza, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti.

In ambito di parità di genere, Busìa ha informato che, nonostante gli sforzi del Pnrr, l’adozione di clausole specifiche è cresciuta meno del 2%. Ha anche sollecitato una maggiore valorizzazione delle risorse umane nel settore sanitario, invitando a evitare pratiche che comportano dipendenze da fornitori unici. Infine, il presidente ha discusso l’uso dell’intelligenza artificiale negli appalti, avvertendo del rischio di delegare decisioni importanti a privati, sollevando, al contempo, questioni di trasparenza e responsabilità pubblica.

Relazione Anac 2024: Crisi e Riforme nel Settore Pubblico

ROMA (ITALPRESS) – Questa mattina, Giuseppe Busìa, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), ha presentato alla Camera dei Deputati la Relazione annuale sull’operato dell’Autorità nel 2024. Tra i punti salienti, si evidenziano ritardi significativi nel Pnrr, con meno del 30% di spesa in alcuni settori e predominanza degli affidamenti diretti, che ammontano al 98% degli acquisti di servizi e forniture. Inoltre, nel 2024 si è registrata una diminuzione del 38,9% negli appalti di lavori rispetto all’anno precedente, con un grave problema di frazionamento degli appalti che maschera sprechi e infiltrazioni mafiose.

Il valore complessivo degli appalti pubblici in Italia nel 2024 ha raggiunto i 271,8 miliardi di euro, con 267.000 procedure di gara, segnando una flessione del 4,1% rispetto al 2023. I prodotti farmaceutici hanno visto un incremento, raggiungendo oltre 40 miliardi di euro. Busìa ha sollecitato attenzione su problematiche come i conflitti d’interesse, evidenziando le conseguenze della rimozione del reato di abuso d’ufficio e la mancanza di una regolamentazione chiara per le lobby. Ha messo in risalto il rischio rappresentato dagli affidamenti diretti, soprattutto tra i 135.000 e i 140.000 euro, che hanno superato il triplo rispetto al 2021.

Inoltre, si è discusso della sicurezza sul lavoro, con un preoccupante aumento degli incidenti e morti sul lavoro, soprattutto nei subappalti. Oltre a ciò, in merito alla parità di genere, nonostante gli sforzi del Pnrr, si registra una crescita inferiore al 2% nelle procedure che prevedono clausole specifiche. Busìa ha sottolineato l’importanza di incentivare una cultura aziendale più inclusiva.

Infine, si è parlato di intelligenza artificiale negli appalti, evidenziando che la Pubblica Amministrazione ha ancora bisogno di formazione adeguata nel suo utilizzo. Le decisioni pubbliche, se delegate inavvertitamente a operatori privati, possono compromettere trasparenza e responsabilità. I temi trattati evidenziano la necessità di interventi strutturali per migliorare la qualità e la trasparenza delle procedure nel settore pubblico.

Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *