Bologna ospita gli Stati Generali dedicati a infanzia e adolescenza: un evento imperdibile.

Bologna ospita gli Stati Generali dedicati a infanzia e adolescenza: un evento imperdibile.

Bologna ospita gli Stati Generali dedicati a infanzia e adolescenza: un evento imperdibile.

Dispositivi Digitali e Salute Mentale: Un Futuro da Interrogare

BOLOGNA (ITALPRESS) – I dispositivi digitali hanno invaso le nostre vite, promettendo di semplificare le attività quotidiane e di ottimizzare il nostro tempo. Oggi, però, ci troviamo di fronte a una sfida importante: come bilanciare l’uso della tecnologia con le dimensioni umane delle relazioni e dello sviluppo personale. La questione è stata al centro del dibattito che si è tenuto presso il Tecnopolo Data Manifattura di Bologna, durante la seconda giornata degli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza, condotta da Federico Taddia e Sabrina Carreras. Nonostante la grande affluenza, chi non ha potuto partecipare di persona ha avuto l’opportunità di seguire gli interventi in streaming, dimostrando un forte interesse nei confronti di tematiche che riguardano il benessere dei più giovani.

Isabella Conti, assessora a Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola, ha espresso preoccupazione riguardo all’aumento dei disturbi del linguaggio e dell’attenzione tra i bambini. “Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una crescita di problematiche che necessitano attenzione. È fondamentale comprendere le cause di tali cambiamenti e trovare misure preventive”, ha dichiarato. Conti ha poi sottolineato che gli adolescenti di oggi vivono uno stress differente rispetto alle generazioni passate, portando a un’inquietudine che si traduce in attacchi di panico e depressione. “Dobbiamo rispondere al grido di aiuto dei nostri ragazzi, andando oltre le cure per affrontare le radici del loro dolore.”

Un Nuovo Patto Sociale per i Giovani

La necessità di un intervento coordinato è stata ribadita da Conti, che ha lanciato un appello a tutti i membri della comunità educante – genitori, educatori e adulti di riferimento – per costruire un nuovo patto sociale. “È essenziale lavorare insieme per proteggere i nostri giovani dalle insidie della digitalizzazione”, ha affermato. Durante l’incontro, è emerso con chiarezza che la tecnologia non può sostituire l’interazione umana e che è fondamentale trovare un equilibrio tra innovazione e valori tradizionali.

Michele de Pascale, presidente di Regione Emilia-Romagna, ha partecipato attivamente al dialogo, esprimendo l’importanza di una visione multidisciplinare per affrontare le sfide attuali. “La demografia e le dinamiche sociali sono temi cruciali per il nostro mandato. La nostra Regione deve essere un luogo di dibattito e di confronto”, ha dichiarato De Pascale. Sottolineando la necessità di un confronto aperto, ha aggiunto che anche le idee più innovative devono essere messe alla prova.

Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la salute, ha messo in evidenza l’urgenza di sviluppare strumenti per gestire le nuove realtà digitali. “Siamo chiamati a una continua riflessione su come i paradigmi della conoscenza stanno cambiando”, ha evidenziato. Fabi ha anche sottolineato che la politica deve agire come facilitatrice, fornendo i mezzi necessari per affrontare innovazioni utili, senza dimenticare i rischi ad esse connessi.

In molti interventi è stata espressa la necessità di limitare l’esposizione ai dispositivi digitali nei primi anni di vita. Per i bambini al di sotto dei tre anni, l’interazione con gli schermi può rappresentare un ostacolo al loro sviluppo. “I bambini hanno bisogno di vivere esperienze nel mondo reale per comprendere appieno il digitale”, ha affermato un esperto presente al dibattito.

Investire nella scuola è stato identificato come un passo cruciale. Le istituzioni educative svolgono un ruolo fondamentale nel garante del benessere digitale dei ragazzi e nella loro educazione ai valori della pazienza e della tolleranza della frustrazione. È necessario che i bambini apprendano l’importanza della noia e dell’attesa, poiché solo così potranno svilupparsi come adulti equilibrati e consapevoli.

Le parole di esperti e funzionari riflettono un consenso generale: l’adozione consapevole e informata della tecnologia è una responsabilità collettiva che richiede impegno e collaborazione. Ascoltare il grido d’allerta dei ragazzi, sia in termini di opportunità che di sfide, è fondamentale per costruire un futuro che possa mettere al centro il benessere psico-emotivo delle nuove generazioni.

In conclusione, la strada che abbiamo davanti è complessa e richiede un approccio concertato, attento e innovativo. La comunità deve unirsi nel sostenere i giovani, guidandoli verso un uso equilibrato e proficuo della tecnologia, affinché il futuro possa essere luminoso e promettente.

-Foto Regione Emilia Romagna- (ITALPRESS)

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