Autorità vietnamite smantellano traffico di animali rari, sequestrando tonnellate di parti preziose.
Sequestro di Fauna Selvatica in Vietnam: Un’Operazione di Bird Guard
Recentemente, il comando della guardia di frontiera del Vietnam ha condotto un’importante operazione, confiscando oltre 7 tonnellate di parti di animali selvatici rari. Il sequestro è avvenuto il 3 ottobre su due imbarcazioni di legno che trasportavano merci dall’Indonesia verso la provincia meridionale di Vinh Long.
La scoperta ha rivelato una ricca raccolta di oggetti rari: 4,2 tonnellate di scaglie di pangolino, quasi 1,6 tonnellate di pelle di pesce, 150 pelli di pitone, 2,3 chilogrammi (5 libbre) di branchie di pesce e 39 becchi di uccelli. Tra gli altri reperti figurano denti, ossa e pelli. I due uomini operanti sulle imbarcazioni, Pham Van Hoan, un cittadino vietnamita, e Syamsadi, un cittadino indonesiano, non possedevano documenti né fatture che attestassero l’origine legale dei prodotti trasportati.
Il Ruolo degli Esperti: Scoperte e Riflessioni
Vincent Nijman, ricercatore che guida il Oxford Wildlife Trade Research Group all’Oxford Brookes University, ha fornito dettagli inquietanti riguardo ai reperti trovati. Durante una videochiamata con Mongabay, Nijman ha confermato che i 39 becchi di uccello sequestrati appartenevano a un esemplare di hornbill dal casco (Rhinoplax vigil), una specie in grave pericolo di estinzione che vive sulle grandi alberi delle foreste pluviali di Borneo, Sumatra e della Malesia peninsulare.
La quantità di scaglie di pangolino sequestrate è allarmante; Nijman stima che questo addebiti il sacrificio di circa 12.000 pangolini. Questi esemplari provengono dal pangolino della Sunda (Manis javanica), anch’essa liste tra le specie critiche.
