Giovane talento conquista premio letterario studiando a casa, ispirato da Tolstoj, senza scuola.
Il Giovanissimo Dante Benedetti
Si chiama Dante Benedetti, ha dieci anni ed è un piccolo prodigio che vive tra i magnifici monti di San Lorenzo di Sebato, in Val Pusteria. Recentemente, ha vinto il prestigioso Premio letterario “Carlo Bo-Giovanni Descalzo” a Sestri Levante con una poesia che riflette la sua straordinaria capacità espressiva. A soli dieci anni, Dante mostra già un amore per letture impegnate e ascolta Beethoven, dimostrando una maturità che sorprende chi lo conosce. Come raccontato da Il Corriere della Sera, Dante si sente un po’ insicuro riguardo al suo futuro come scrittore: “Ci vogliono delle doti ancora più elevate di quelle che posseggo”, afferma con umiltà.
La Povertà della Guerra e la Bellezza della Musica
Il tema della sua poesia vincitrice ha radici profonde. “Stavo leggendo ‘Ultime lettere da Stalingrado’, una raccolta di testi dei soldati tedeschi della Wehrmacht sul fronte orientale. In particolare, una lettera di un pianista colpì la mia attenzione. Il musicista scriveva alla moglie di aver perso il pollice della mano destra e tre dita della sinistra. Anche se riuscirà a tornare a casa, non potrà più suonare. Ma c’è un colpo di scena: un altro soldato rinviene un pianoforte a coda e inizia a suonare ‘L’Appassionata’ di Beethoven, mentre centinaia di commilitoni si fermano per ascoltarlo, sfidando la paura e i proiettili nemici”, racconta Dante, mostrando una profonda consapevolezza delle emozioni umane in tempi di conflitto.
É proprio da questo spunto che nasce il titolo della sua poesia, “L’Appassionata”, che riesce a catturare la bellezza della musica anche in un contesto drammatico. Le sue parole raccontano: “Un pianoforte a coda / Il gelido inverno a Stalingrado / Cento reclute ascoltano Beethoven / Ignorano il freddo / Ignorano i proiettili / Svanisce la paura / Compaiono i ricordi”. Un messaggio potente di speranza e resistenza.
