S&P migliora rating a BB+, conferma solidità modello industriale Webuild
S&P Global Ratings ha migliorato il rating di Webuild a BB+ con outlook stabile, riflettendo la solidità del modello industriale e delle performance finanziarie del gruppo. Questo upgrade, il secondo nel piano 2023-2025, evidenzia un portafoglio ordini robusto da 50 miliardi di euro, una gestione contrattuale disciplinata e una leadership nei mercati chiave a basso rischio, che ora costituiscono circa il 90% del backlog. La strategia orientata ai paesi sviluppati, insieme alla diversificazione e capacità ingegneristiche avanzate, rafforza la posizione del gruppo. La finalizzazione del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta un potenziale ulteriore valore per il rating.
Webuild Rafforza il Suo Rating con S&P Global Ratings e Pone le Basi per un Futuro di Crescita
S&P Global Ratings ha migliorato il rating di Webuild portandolo a BB+ con outlook stabile, un salto rispetto al precedente BB. Questo upgrade rappresenta il secondo ottenuto durante il Piano Industriale 2023-2025, confermando la solidità del modello industriale, la chiarezza della visione strategica del Gruppo e la capacità di mantenere solide performance economico-finanziarie anche in scenari macroeconomici complessi. Con questo riconoscimento, Webuild si prepara ad avviare un nuovo piano industriale partendo da una posizione vicina al livello di investment grade.
L’agenzia evidenzia che l’incremento del rating è frutto di un portafoglio ordini ampio e ben diversificato, di una gestione disciplinata dei contratti e di un ruolo di primo piano nei mercati di riferimento. Questi fattori hanno favorito una crescita solida e un rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo. Un punto di forza sottolineato è la leadership di Webuild nei mercati chiave a basso rischio, che oggi coprono circa il 90% del backlog e dei ricavi, in netta crescita rispetto al 59% registrato nel 2018, grazie a una strategia volta a concentrare le attività nei Paesi sviluppati, con significativi investimenti in Italia e Australia.
La strategia adottata da Webuild si fonda inoltre su una maggiore diversificazione e su capacità ingegneristiche avanzate, superiori rispetto a quelle dei competitor con rating simile. Guardando avanti, S&P prevede che l’azienda continuerà a mantenere performance operative solide grazie a un portafoglio ordini nel settore construction pari a 50 miliardi di euro, che garantisce visibilità sui ricavi. Ulteriori elementi positivi derivano dall’adozione di condizioni contrattuali più favorevoli, quali clausole di adeguamento dei costi, e dai risultati del programma di miglioramento dell’efficienza operativa.
L’agenzia di rating ha infine evidenziato che, in considerazione della fase avanzata dei processi autorizzativi per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, nessun impatto economico-finanziario legato a questa iniziativa è stato per ora incluso nelle stime attuali, offrendo così un’opportunità ulteriore per il rating. Progetti di questa natura testimoniano le elevate competenze ingegneristiche e gestionali del Gruppo, specializzato nella realizzazione di opere infrastrutturali complesse, capaci di affrontare sfide tecniche, geologiche e ingegneristiche di grande rilievo.
S&P Global Ratings conferma la forza di Webuild con un nuovo upgrade
S&P Global Ratings ha deciso di migliorare il rating di Webuild, portandolo a BB+ con outlook stabile, rispetto al precedente livello BB. Questo rappresenta il secondo upgrade ottenuto dall’azienda durante il Piano Industriale 2023-2025, a dimostrazione della solidità e della validità del modello industriale del Gruppo. La valutazione riflette la forte capacità strategica e le ottime performance economico-finanziarie anche in un contesto macroeconomico caratterizzato da incertezza e complessità. Webuild si presenta così con un rating molto vicino a quello di investment grade, in vista del lancio di un nuovo piano industriale.
Secondo l’agenzia di rating, il miglioramento del rating è giustificato da un portafoglio ordini consistente, una gestione rigorosa dei contratti e dal ruolo di leadership che Webuild detiene nei principali mercati strategici. Questi elementi hanno favorito una crescita solida e un rafforzamento strutturale dei bilanci del Gruppo. Notevole è l’aumento del peso dei mercati a basso rischio, che oggi rappresentano circa il 90% del backlog e dei ricavi, rispetto al 59% registrato nel 2018. Tale risultato deriva da una strategia mirata nei confronti di Paesi sviluppati, rafforzata da acquisizioni e investimenti soprattutto in Italia e Australia.
L’agenzia sottolinea che il profilo di business del Gruppo è ulteriormente valorizzato da una maggiore diversificazione geografica e da competenze ingegneristiche di alto livello, superiori rispetto ai concorrenti con rating simile. Questo posiziona Webuild come un attore affidabile e innovativo nel settore delle grandi infrastrutture, capace di affrontare con successo sfide tecniche complesse. La solidità delle capacità progettuali e gestionali del Gruppo è infatti uno degli elementi chiave del suo sviluppo sostenibile.
Guardando avanti, S&P prevede un’ulteriore crescita delle performance operative di Webuild, sostenuta da un portafoglio ordini nel settore construction pari a circa 50 miliardi di euro, che garantisce una forte visibilità sui ricavi futuri. A questa solida base si aggiungono condizioni contrattuali sempre più favorevoli, grazie all’adozione crescente di clausole che trasferiscono i costi e all’efficacia del programma di efficienza gestionale. Attenzione particolare viene posta a una gestione oculata del capitale circolante, elementi che insieme al piano di cost-efficiency promettono flussi di cassa robusti e una redditività in progressivo miglioramento nel tempo. Inoltre, la finalizzazione in corso per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina non è stata ancora riflessa nelle stime economico-finanziarie, rappresentando un potenziale valore aggiunto per il rating futuro di Webuild.
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