La manovra potrebbe farci uscire dalla procedura di deficit dell’UE
A Napoli si è svolta la terza edizione di Agenda Sud 2030 durante le giornate organizzate dalla Fondazione Meridionale Italia “Merita”. Il ministro Tommaso Foti, responsabile per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR, ha sottolineato l’importanza di una gestione rigorosa delle leggi di bilancio, in un contesto italiano con un debito pubblico di oltre 3 mila miliardi e spazi fiscali limitati. Ha evidenziato che non conta solo l’entità della spesa, ma la sua efficacia, auspicando investimenti produttivi capaci di aiutare il Paese a uscire dalla procedura di deficit aperta dall’Unione Europea.
Tommaso Foti: Rigore e investimenti produttivi nelle politiche di bilancio italiane
Napoli ospita la terza edizione di Agenda Sud 2030, durante la quale si sono svolte le giornate organizzate dalla Fondazione Meridionale Italia, “Merita”. In questo contesto, il ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR, Tommaso Foti, ha condiviso la sua visione sul futuro delle politiche di bilancio italiane, evidenziando l’importanza di un approccio disciplinato e orientato agli investimenti.
Foti ha sottolineato come l’Italia, con un debito pubblico che supera i 3 mila miliardi di euro, si trovi in una situazione di limitatezza riguardo gli spazi fiscali disponibili. La prospettiva di realizzare manovre economiche basate su un semplice aumento della spesa non risponde più alle esigenze attuali. Piuttosto, è cruciale adottare misure rigorose che siano capaci di finanziare politiche di investimento con un ritorno significativo in termini di sviluppo e crescita economica.
Nell’incontro con gli studenti dell’Università Lumsa, il ministro ha evidenziato che la qualità di una legge di bilancio non va misurata esclusivamente sulla base della sua ampiezza. Non è detto che una manovra da 30 miliardi sia necessariamente ben fatta, né che una da 18 miliardi sia insufficiente o inefficace. Ciò che conta è il modo in cui vengono impiegate le risorse disponibili: sprecarle sarebbe un errore grave, mentre investirle in progetti produttivi può permettere al paese di migliorare i propri conti pubblici e rispondere efficacemente alle sfide economiche.
Infine, Foti ha evidenziato un possibile segnale positivo per l’Italia, affermando che, grazie a una gestione attenta e responsabile delle politiche di bilancio, il paese potrebbe già dal 2024 riuscire a uscire dalla procedura per deficit eccessivo attivata dall’Unione Europea. Questo risultato dipenderà molto dall’equilibrio tra rigore finanziario e investimenti efficaci, strategia che rappresenta oggi una priorità imprescindibile per il governo italiano.
Le sfide del debito pubblico e le strategie per una politica di investimenti efficace
ROMA – L’Italia si trova a gestire un peso significativo rappresentato dai 3 mila miliardi di euro di debito pubblico, che limita fortemente gli spazi fiscali a disposizione per le manovre finanziarie. Il contesto economico attuale richiede un approccio molto più rigoroso e attento nell’elaborazione delle leggi di bilancio. Non si tratta più di adottare strategie di spesa indiscriminata, che spesso portano a un aumento del debito senza ritorni concreti, ma di indirizzare gli investimenti verso progetti di reale valore e rendimento per il Paese.
Il ministro Tommaso Foti, intervenuto durante un incontro con gli studenti dell’Università Lumsa, ha sottolineato come la qualità della manovra economica non debba essere valutata solamente in base alla quantità di risorse stanziate. Una legge finanziaria di 30 miliardi di euro non è necessariamente più efficace di una da 18 miliardi. Questo perché la differenza cruciale sta nella capacità di impiegare le risorse pubbliche in modo produttivo, evitando sprechi e privilegiando interventi che generano sviluppo e sostenibilità nel medio-lungo termine.
Oltre alla rigidezza nella gestione finanziaria, è fondamentale adottare una politica di investimenti orientata a rilanciare la crescita economica e favorire il riequilibrio delle risorse in tutto il territorio nazionale. L’obiettivo principale è permettere all’Italia di uscire dalla procedura per deficit eccessivo avviata dall’Unione Europea, migliorando la situazione dei conti pubblici attraverso un piano di azioni strategiche e mirate. La capacità di reagire efficacemente alle sfide economiche e finanziarie rappresenta dunque un passaggio cruciale per il futuro del Paese.
Il contesto attuale risulta estremamente delicato, ma anche ricco di opportunità se si riesce a combinare un rigore finanziario con un’attenzione particolare agli investimenti produttivi. La gestione responsabile delle risorse pubbliche e la scelta oculata degli interventi sono elementi imprescindibili per garantire una stabilità economica duratura, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e coesione sociale che l’Italia intende perseguire nei prossimi anni.
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