Omicidio Alpi, detenuto ingiustamente 17 anni: risarcito con 3 mln €

Omicidio Alpi, detenuto ingiustamente 17 anni: risarcito con 3 mln €

Omicidio Alpi. Hashi Omar Hassan assolto all’accusa di aver ucciso nel marzo 1994 a Mogadiscio la giornalista Rai Ilaria Alpi e l’operatore Miran Hrovatin sarà risarcito per i 17 anni trascorsi ingiustamente dietro le sbarre.

Cinquecento euro per ogni giorno trascorso in carcere da innocente. La Corte di Appello di Perugia gli ha riconosciuto ora un risarcimento di 3 milioni 181mila 500 euro per 6mila 363 giorni di ingiusta detenzione.

Hassan si era sempre proclamato innocente. Era stato condannato all’ergastolo in primo grado e a 26 anni in secondo grado. Al momento dell’assoluzione aveva però già scontato ben 17 anni, e il risarcimento di oggi arriva proprio per quel periodo di detenzione ingiusta.

Il processo di revisione era stato ottenuto dai legali del somalo dopo che il programma televisivo aveva rintracciato il testimone chiave del primo procedimento, Ahmed Ali Rage detto Gelle, il quale aveva smentito la deposizione determinante per la condanna di Hashi e resa peraltro non in aula.

Omicidio Alpi: depistaggio di ampia portata, ora si faccia luce

La Corte di secondo grado di Perugia aveva parlato esplicitamente di “attività di depistaggio di ampia portata”, su cui la madre di Ilaria Alpi ha poi chiesto tramite il proprio legale che si faccia luce, mentre la Procura di Roma ha avanzato una richiesta di archiviazione dell’inchiesta.

Chi lo accusò ricevette in cambio della sua testimonianza la promessa che avrebbe lasciato il Paese africano, dove la situazione sociale era tesissima.

“Ho perso 17 anni della mia vita in carcere da innocente. Pensavo che i giudici mi avrebbero dato un risarcimento più alto, ma alla fine non è un problema perché sono comunque gli stessi che mi hanno assolto e hanno stabilito quale sia la verità” ha commentato all’Adnkronos Hassan che in questo momento si trova in Olanda: “Dopo 17 anni di galera da innocente ho deciso di girare un po’ il mondo”.

La mamma di Ilaria Alpi: “Contenta per Hassan ma angosciata: presi in giro da 23 anni”

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Titoli possibili (uno a scelta):

  • Crepet Shock: “Mancanza di Rispetto a Scuola Presagio di Problemi Futuri”
  • Crepet Attacca: “Giovani Irrispettosi? Colpa di un’Educazione Superficiale”
  • Allarme Crepet: “Scuola, Mancanza di Rispetto è Sintomo di un’Educazione Fallimentare”
  • Crepet Demolisce l’Educazione Moderna: “Poche Parole, Nessun Valore, Giovani Persi”
  • Crepet: “Chi Insegna il Dispetto a Scuola, Semina Male per il Futuro”

Esempio di articolo (basato sul titolo: Crepet Shock: “Mancanza di Rispetto a Scuola Presagio di Problemi Futuri”):

Lo psichiatra Paolo Crepet lancia un allarme preoccupante: la mancanza di rispetto verso i docenti è un campanello d’allarme che preannuncia problemi ben più gravi nel futuro dei giovani. Secondo Crepet, l’incapacità di mostrare deferenza e ascolto in ambito scolastico si traduce in una generale mancanza di rispetto verso le figure autoritarie e, più in generale, verso il prossimo.

Crepet individua le radici del problema in un’educazione superficiale e frettolosa. “Si educa con 15 parole, senza dare suggerimenti, senza coltivare il pensiero critico” afferma Crepet. Questa mancanza di profondità e di stimoli intellettuali porta i giovani a sviluppare un atteggiamento di superficialità e disinteresse, che si manifesta anche attraverso la mancanza di rispetto.

Il monito di Crepet è chiaro: è necessario ripensare radicalmente il modello educativo, puntando su una maggiore attenzione alla formazione del carattere e alla trasmissione di valori fondamentali come il rispetto, la responsabilità e l’empatia. Solo così si potrà arginare la deriva dell’irrispetto e costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.