A giugno, produzione industriale cresce dello 0,2%, ma scende dello 0,9% rispetto all’anno scorso.

A giugno, produzione industriale cresce dello 0,2%, ma scende dello 0,9% rispetto all’anno scorso.

A giugno, l’Istat riporta un aumento dello 0,2% nell’industria rispetto a maggio, con un incremento...

A giugno, l’Istat riporta un aumento dello 0,2% nell’industria rispetto a maggio, con un incremento medio dello 0,1% nel secondo trimestre. Gli unici beni a registrare un calo sono quelli di consumo, con un -0,9%. Su base tendenziale, l’indice generale diminuisce dello 0,9%, con un incremento significativo solo nell’energia (+7,3%). A livello settoriale, l’industria più performante è quella della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (+15,7%), mentre le flessioni maggiori riguardano le industrie tessili e dell’abbigliamento (-8,0%) e i prodotti chimici (-3,2%).

Andamento della Produzione Industriale in Giugno

ROMA (ITALPRESS) – A giugno, l’Istat prevede un rialzo dello 0,2% nell’indice destagionalizzato della produzione industriale rispetto a maggio. Nel secondo trimestre, il livello della produzione segna un incremento dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Mentre per i beni di consumo si registra un calo congiunturale del -0,9%, gli altri settori mostrano piccole crescite: beni intermedi e settore energetico, così come i beni strumentali, segnano un aumento moderato dello 0,2% e dello 0,1%, rispettivamente.

Escludendo gli effetti di calendario, l’indice generale a giugno evidenzia una contrazione tendenziale dello 0,9%, dato che i giorni lavorativi sono stati 20, come nel giugno del 2024. Se si analizzano i settori, solo l’energia mostra un significativo aumento tendenziale di +7,3%. In controtendenza si trovano i beni strumentali, che scendono dell’1,4%, seguiti dai beni intermedi a -2,1% e dai beni di consumo a -3,0%.

Tra i settori economici con i maggiori incrementi tendenziali troviamo la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, che cresce del 15,7%, seguita dall’attività estrattiva con una variazione positiva del 6,2%. Anche la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria segna un aumento del 4,7%. D’altro canto, le flessioni più rilevanti sono riscontrabili nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori, con un calo dell’8,0%. Seguono la produzione di prodotti chimici e la fabbricazione di articoli in gomma e plastica e metallurgia, entrambe a -3,0%.

L’analisi degli andamenti settoriali fornisce un quadro dettagliato della situazione produttiva attuale, riflettendo la complessità del contesto economico in cui operano le aziende italiane. È fondamentale monitorare questi sviluppi per comprendere meglio le tendenze future del mercato.

– Foto IPA Agency – (ITALPRESS)

Aumento della Produzione Industriale a Giugno, Ma con Differenze Settoriali

ROMA (ITALPRESS) – Secondo le stime dell’Istat, nel mese di giugno si prevede un incremento dello 0,2% dell’indice destagionalizzato della produzione industriale rispetto al mese precedente. Nella media del secondo trimestre, si nota un lieve aumento dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Tuttavia, il settore dei beni di consumo mostra una flessione congiunturale del -0,9%, mentre si registrano modestissimi aumenti per i beni intermedi (+0,2%) e per i settori dell’energia e dei beni strumentali, entrambi con un incremento dello 0,1%.

Escludendo gli effetti di calendario, l’indice generale a giugno segna una diminuzione tendenziale del 0,9%, con 20 giorni lavorativi come nel giugno del 2024. Tra i settori, solo quello dell’energia fa registrare un incremento significativo del +7,3%. In contrapposizione, i beni strumentali subiscono un calo del -1,4%, mentre i beni intermedi e di consumo mostrano flessioni rispettivamente del -2,1% e -3,0%.

Analizzando i settori economici, emerge che la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati ottiene il maggior incremento tendenziale, con un +15,7%. Seguono l’attività estrattiva (+6,2%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria, che segna un +4,7%. D’altro canto, le industrie tessili, dell’abbigliamento, delle pelli e degli accessori registrano una contrazione significativa del -8,0%. Anche la produzione di prodotti chimici subisce una flessione del -3,2%, così come la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche e il settore metallurgico, entrambi con un -3,0%.

L’analisi del contesto attuale della produzione industriale mette in luce andamenti diversi tra i vari settori, evidenziando opportunità e sfide specifiche.

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