A settembre aumento dello 0,2% nei prezzi di produzione industriale
A settembre 2025, i prezzi alla produzione dell’industria in Italia mostrano un leggero aumento congiunturale dello 0,2% e una crescita tendenziale dell’1,1%, trainata principalmente dall’aumento dei prodotti energetici. Sul mercato interno i prezzi dei beni intermedi e di consumo crescono, mentre quelli dei beni strumentali rallentano. Nel settore costruzioni si registra un modesto calo mensile per gli edifici e stabilità per le strade, con una crescita tendenziale influenzata dagli andamenti dello scorso anno. Anche sul mercato estero si osservano lievi incrementi, con variazioni significative nei comparti farmaceutico, alimentare e industriale.
Andamento dei Prezzi alla Produzione dell’Industria e delle Costruzioni a Settembre 2025
A settembre 2025, i prezzi alla produzione dell’industria hanno registrato un lieve aumento dello 0,2% su base mensile e un incremento dell’1,1% su base annua, in crescita rispetto allo 0,2% registrato ad agosto. Questo rialzo è principalmente influenzato dai prezzi dei prodotti energetici, la cui crescita tendenziale si è accelerata a causa del confronto statistico con settembre 2024, mese in cui si erano osservate significative riduzioni. Sul mercato interno, i prezzi dei beni intermedi sono tornati a crescere dell’0,3% su base annua, mentre la crescita tendenziale dei prezzi dei beni strumentali e dei beni di consumo ha rallentato raggiungendo rispettivamente l’1,0% e l’1,4%.
Nel settore delle costruzioni, i prezzi hanno mostrato un leggero calo congiunturale per gli edifici, mentre per strade e ferrovie i prezzi sono rimasti stabili. La crescita tendenziale si è invece accelerata grazie a un effetto base determinato dal confronto con settembre 2024, quando i prezzi erano diminuiti sia per gli edifici – con una variazione più marcata – sia per le strade. Nel terzo trimestre del 2025, rispetto al trimestre precedente, i prezzi alla produzione dell’industria sono aumentati dello 0,9%, con una crescita interna del 1,4% e una diminuzione dello 0,3% sul mercato estero.
A livello settoriale, nell’industria manifatturiera a settembre le variazioni tendenziali più significative sul mercato interno riguardano i prodotti farmaceutici di base e i preparati farmaceutici (+3,0%). Per quanto concerne il mercato estero, i settori con i maggiori incrementi comprendono industrie alimentari, bevande e tabacco (+6,1%) e mezzi di trasporto (+4,4%) nell’area euro, mentre nell’area non euro spiccano altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+5,3%). Le diminuzioni più rilevanti riguardano invece coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,5% area euro), l’industria del legno, della carta e stampa e i prodotti chimici nell’area non euro.
Sul mercato interno, infine, la crescita annuale dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas si è rafforzata, passando dal +0,4% del mese precedente al +2,8%. Nel comparto delle costruzioni, i prezzi degli edifici residenziali e non residenziali sono scesi dello 0,1% rispetto ad agosto, pur segnando un aumento annuo dell’1,9%. I prezzi delle strade e ferrovie non hanno subito variazioni congiunturali, ma hanno evidenziato un incremento tendenziale dello 0,6%. Nel trimestre, i prezzi degli edifici sono rimasti stabili, mentre quelli delle strade e ferrovie hanno registrato una leggera diminuzione dello 0,1%.
Andamento dei prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni a settembre 2025
A settembre 2025, i prezzi alla produzione dell’industria mostrano un lieve aumento congiunturale dello 0,2% e un’accelerazione nella crescita tendenziale che raggiunge l’1,1%, superiore al +0,2% registrato ad agosto. Questo incremento si riflette particolarmente sul mercato interno, dove i prezzi crescono anch’essi dello 0,2% mensile e dell’1,5% su base annua, evidenziando una dinamica più vivace rispetto al mese precedente. Escludendo il settore energetico, i prezzi risultano stabili su base mensile e mostrano una crescita annua più contenuta, pari a +0,8%, segno di una lieve attenuazione rispetto ad agosto.
L’incremento tendenziale più marcato si osserva soprattutto nel comparto dei prodotti energetici, dovuto in gran parte a un effetto statistico legato al confronto con settembre 2024, periodo in cui erano state registrate significative riduzioni dei prezzi. Per quanto riguarda i beni intermedi, la crescita annua riprende quota con un +0,3% dopo il calo dello 0,1% del mese precedente. Al contrario, la crescita tendenziale dei beni strumentali e di consumo rallenta leggermente, registrando rispettivamente +1,0% e +1,4%, in discesa rispetto ad agosto.
Nel settore delle costruzioni, i prezzi mostrano variazioni contenute: si rileva un lieve calo congiunturale per gli edifici, mentre restano stabili quelli relativi a strade e ferrovie. Su base annua, invece, si osserva un’accelerazione, con un aumento dell’1,9% per gli edifici residenziali e non residenziali e una crescita dello 0,6% per strade e ferrovie. L’effetto base di confronto con settembre 2024, quando i prezzi avevano subito significative variazioni al ribasso, contribuisce a questa dinamica.
L’analisi delle singole attività manifatturiere evidenzia aumenti tendenziali rilevanti nel comparto farmaceutico e in quello alimentare e dei mezzi di trasporto, specialmente sui mercati esteri, con incrementi che vanno dal +3,0% al +6,1%. Al contrario, settori come la raffinazione dei prodotti petroliferi e l’industria del legno e della carta mostrano cali più significativi. Nel complesso, l’andamento dei prezzi riflette una situazione diversificata, caratterizzata da segmenti in crescita e altri che registrano riduzioni, in un quadro di dinamica complessiva moderata.
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