Accordo File-Siae: equo compenso per l’utilizzo di articoli nella copyright ed editoria.

La FILE, Federazione Italiana Liberi Editori, ha formalizzato un accordo con la SIAE per negoziare un equo compenso con le grandi piattaforme digitali riguardo all’utilizzo online degli articoli dei suoi membri. Questo nuovo contratto si inserisce nel contesto di un accordo già esistente tra SIAE e la FIEG, mirato a proteggere gli interessi delle case editrici. SIAE sottolinea l’importanza della difesa del diritto d’autore, mentre FILE evidenzia la necessità di affrontare le sfide legislative attuali, poiché le norme sul copyright rischiano di non garantire una giusta remunerazione per i contenuti informativi di qualità.
Accordo SIAE-FILE per la Tutela del Diritto d’Autore nel Settore Editoriale
ROMA (ITALPRESS) – La Federazione Italiana Liberi Editori (FILE) ha siglato un accordo con la Società Italiana Autori ed Editori (SIAE) per gestire la negoziazione con le principali piattaforme digitali riguardo al compenso equo da corrispondere per l’utilizzo online degli articoli pubblicati sui suoi giornali. Questo passo mira a garantire che i contenuti editoriali vengano giustamente valorizzati nel panorama digitale.
L’intesa segue quello stabilito un anno fa tra SIAE e la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), creando un’ulteriore sinergia nel settore. La FILE si allineerà alle strategie già delineate nell’accordo precedente, perseguendo iniziative legali e strategie comuni per tutelare gli interessi delle aziende editoriali associate. Questo approccio condiviso è essenziale per affrontare le sfide contemporanee del mercato.
Nicola Migliardi, Chief Operation Officer Music di SIAE, ha sottolineato che accettare il mandato della FILE evidenzia l’impegno della SIAE nella difesa del diritto d’autore, indipendentemente dalla grandezza delle realtà editoriali. Si mira a garantire una giusta remunerazione per il contributo creativo di giornalisti e autori, il cui lavoro quotidiano arricchisce l’informazione in Italia.
Roberto Paolo, presidente della FILE, ha evidenziato l’importanza di affrontare insieme le sfide legate alla normativa sul copyright. La fragilità dell’attuale impianto normativo, in assenza di un dialogo costruttivo con le grandi piattaforme, rischia di compromettere l’obiettivo di assicurare un’equa remunerazione agli editori. È fondamentale che la voce delle imprese editoriali venga ascoltata e rispettata per garantire un futuro sostenibile per l’informazione di qualità.
Accordo tra FILE e SIAE per la Tutela del Compenso Equo agli Editori
ROMA (ITALPRESS) – La Federazione Italiana Liberi Editori (FILE) ha recentemente stipulato un contratto di mandato con la Società Italiana Autori ed Editori (SIAE). L’obiettivo di questo accordo è negoziare un compenso equo con le principali piattaforme digitali per l’utilizzo online degli articoli pubblicati dai giornali associati alla FILE. Questa iniziativa segna un passo importante nella tutela dei diritti d’autore nell’ambito dell’informazione digitale.
L’intesa segue il precedente accordo siglato un anno fa tra la SIAE e la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG). La FILE si allineerà a questo accordo per sviluppare strategie condivise e iniziative legali per proteggere gli interessi delle aziende editoriali. Un fronte unito apparirà essenziale per elevare la voce dei publisher in un contesto di crescente digitalizzazione dei contenuti.
Nicola Migliardi, Chief Operation Officer Music di SIAE, ha sottolineato l’importanza di questo mandato, evidenziando che la difesa del diritto d’autore non dipende dalla dimensione delle realtà editoriali rappresentate. SIAE si impegna a proteggere e retribuire in modo adeguato il lavoro creativo di giornalisti e autori che contribuiscono ogni giorno ad arricchire l’informazione nel Paese.
Roberto Paolo, presidente della FILE, ha evidenziato che affrontare questa sfida in maniera unitaria è fondamentale, considerando le fragilità della normativa attuale sul copyright. Le reazioni delle grandi piattaforme, spesso prive di un confronto equo, mettono a rischio la capacità della legge di garantire un’adeguata remunerazione agli editori che producono contenuti informativi di qualità. Questo accordo rappresenta un passo considerevole verso la salvaguardia dei diritti degli autori.
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