Accordo Storico tra Agenzia Demanio e Comune di Torino per la Gestione degli Immobili Pubblici

Torino si Rigenera: Il Piano Città per il Patrimonio Immobiliare
TORINO (ITALPRESS) – L’Agenzia del Demanio e il Comune di Torino hanno ufficializzato un accordo strategico per la valorizzazione del patrimonio immobiliare della città. Questo alleanza si traduce nel Piano Città degli immobili pubblici, un’iniziativa che mira a pianificare in modo integrato il patrimonio pubblico, promuovendo la rigenerazione urbana e una maggiore partecipazione da parte della cittadinanza.
L’accordo è stato siglato dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, e dal Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. “Questa iniziativa rappresenta un’opportunità unica per Torino di investire nel suo patrimonio, allineando lo sviluppo urbano con la sua storicità e identità”, ha dichiarato Alessandra dal Verme. Anziché abbandonare il passato, il Piano si propone di trarne ispirazione: “Dall’ex Manifattura Tabacchi a luoghi emblematici come il Complesso della Basilica di Superga, puntiamo a trasformare e rendere vivaci questi spazi”.
Un Piano per il Futuro di Torino
Il Piano Città degli immobili pubblici identifica le azioni prioritarie per il recupero degli immobili pubblici e il loro reinserimento nella vita quotidiana dei cittadini. Le esigenze logistiche delle Pubbliche amministrazioni, insieme ai bisogni del territorio, guideranno il processo di riqualificazione. Per sostenere queste attività, saranno messi in campo sia fondi pubblici che capitali privati, attraverso operazioni di partenariato pubblico-privato. “Stiamo puntando su obiettivi di innovazione, sostenibilità ambientale e impatti sociali”, ha aggiunto dal Verme, enfatizzando l’importanza di un approccio collaborativo e multifunzionale.
Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha ribadito l’impegno dell’amministrazione per una gestione sostenibile e innovativa del patrimonio immobiliare: “La firma di oggi segna un passo importante verso il rafforzamento delle sinergie tra ente pubblico e privato. Le azioni intraprese ci stanno permettendo di dare nuova vita a spazi inattivi e di migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici. Esempi recenti includono l’accordo per la rifunzionalizzazione degli ex uffici dei giudici di pace nel quartiere Vallette che, assieme ad altre iniziative, contribuiranno a trasformare Torino”.
Il Piano Città seleziona un portafoglio iniziale di 13 beni, di cui 10 di proprietà statale e 3 comunali. È prevista l’adesione di ulteriori immobili attraverso collaborazioni con altre istituzioni. Come ha sottolineato il sindaco, il coinvolgimento attivo della collettività è fondamentale: “Questi processi di rigenerazione richiedono la partecipazione attiva dei cittadini, che devono sentirsi parte integrante della trasformazione della loro città”.
Per stimolare questo dialogo, l’Agenzia del Demanio ha organizzato il workshop “Di cosa è fatta una città?”, condotto dalla Scuola Holden. Ideato da Alessandro Mari e dal team creativo Holden Studios, l’incontro ha rappresentato un’occasione di confronto e dialogo che incoraggia la cittadinanza a contribuire attivamente alle trasformazioni urbane. “La città è fatta di persone e le loro esperienze devono tornare al centro del discorso”, ha affermato Mari durante la conferenza.
La tavola rotonda del workshop si è articolata in tre sezioni: “Gesti”, a cura di Daniela Elisa Roero, Responsabile Regionale Piemonte e Valle D’Aosta dell’Agenzia del Demanio; “Progetto”, in collaborazione con Torino Urban Lab e il Politecnico di Torino con Paolo Mazzoleni, Assessore Urbanistica ed Edilizia Privata della Città; e infine, “Poetiche”, condotta da Alberico Guerzoni, Direttore Generale Polo Education Feltrinelli.
Grazie a queste sinergie e a un approccio proattivo, Torino si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella sua storia, unendo tradizione e innovazione. La riqualificazione del patrimonio immobiliare non è solo un obiettivo economico, ma un percorso condiviso per restituire alla città luoghi di bellezza, cultura e socialità. La visione futura di Torino dipende anche dalla capacità di fare rete e di valorizzare ogni singolo spazio urbano. “Cittadini e istituzioni devono lavorare insieme per un futuro sostenibile”, ha concluso il direttore dell’Agenzia del Demanio.
-Foto Agenzia Demanio- (ITALPRESS)
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