Agricoltura: basta pagare il prezzo, è tempo di cambiamento e giustizia per i produttori!

Agricoltura: basta pagare il prezzo, è tempo di cambiamento e giustizia per i produttori!

Agricoltura: basta pagare il prezzo, è tempo di cambiamento e giustizia per i produttori!

La Strategia Agricola dell’UE: Un Appello dal Meeting di Rimini

RIMINI (ITALPRESS) – L’agricoltura europea sembra affrontare una nuova sfida nel contesto dei negoziati internazionali. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, non ha mancato di sottolineare, durante il Meeting di Rimini, che “l’agricoltura ha sempre pagato il conto alla fine della giornata”. Durante le discussioni riguardanti gli accordi commerciali, è emerso un chiaro segnale che l’interesse dell’agricoltura viene spesso messo in secondo piano rispetto a settori come quello automotive.

Giansanti ha evidenziato la necessità di una seria riflessione riguardo ai trattati internazionali, ponendo l’accento sulle implicazioni che queste decisioni possono avere per i produttori agricoli. “Il mercato americano è fondamentale”, ha affermato, “e comprendo le esigenze nel settore automobilistico, che cerca di ottenere dazi più favorevoli. Tuttavia, non è accettabile che l’agricoltura debba pagare il prezzo di queste trattative”. Le parole di Giansanti mettono in luce una questione cruciale: l’equità nel mercato globale e la protezione dei settori vulnerabili, come quello agricolo.

Le Implicazioni per L’Agricoltura Europea

Il rappresentante di Confagricoltura ha sottolineato con forza che il dibattito tra Stati Uniti e Unione Europea, in occasione dei recenti negoziati, ha definito una direzione chiara. “L’Unione Europea si impegnerà ad aumentare le importazioni di prodotti agricoli dagli Stati Uniti”, ha spiegato Giansanti, mettendo in luce un tema scottante: le logiche geopolitiche e commerciali non possono mettere in crisi un settore già in difficoltà.

Il settore agricolo ha un ruolo cruciale nell’economia europea, influenzando non solo le dinamiche economiche ma anche il patrimonio storico e culturale del continente. “Chiediamo quindi al legislatore europeo maggiore attenzione”, ha affermato il presidente di Confagricoltura, evidenziando che non può esserci un sistema in cui solo il settore agricolo è costretto a pagare per le decisioni prese in altri ambiti. Questo richiamo all’azione è fondamentale per garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura europea.

Le preoccupazioni espresse da Giansanti riflettono una realtà ben più ampia e complessa. La globalizzazione ha portato a una competizione sempre più agguerrita, e il settore agricolo si trova a dover affrontare sfide che spesso vanno oltre la semplice produzione. Gli agricoltori devono fare i conti con i cambiamenti climatici, le fluttuazioni di mercato e ora anche con l’incertezza derivante da accordi commerciali che potrebbero alterare le dinamiche di concorrenza.

La proposta di un impegno più forte da parte dell’Unione Europea non è solo una richiesta per una maggiore equità, ma rappresenta anche un appello alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare. I cittadini europei devono avere accesso a prodotti di alta qualità, coltivati in modo responsabile. Solo attraverso politiche più inclusive e attentive alle necessità degli agricoltori si potrà garantire un futuro economicamente sostenibile.

In tale contesto è fondamentale il dialogo tra istituzioni, associazioni agricole e consumatori. Una maggiore consapevolezza delle sfide che affrontano gli agricoltori europei permetterebbe di costruire un sistema agricolo più resiliente e diversificato. L’attenzione a queste problematiche deve diventare una priorità, poiché la salute del settore agricolo è direttamente collegata al benessere della società nel suo complesso.

Infine, Giansanti ha chiesto un intervento concreto da parte dei legislatori europei, affinché si stabiliscano delle basi solide per una cooperazione commerciale equa e sostenibile. “Non possiamo permettere che l’agricoltura continui a essere la cenerentola della situazione”, ha concluso, esprimendo un desiderio di cambiamento necessario per il futuro del settore.

Le voci di esperti come Giansanti devono essere ascoltate. Solo unendo le forze e ponendo l’accento sull’importanza della nostra agricoltura, sarà possibile raggiungere un accordo che rispetti tutte le parti coinvolte. È tempo di considerare seriamente il valore inestimabile dell’agricoltura e di garantire che non venga ulteriormente danneggiata nelle trattative future. Le istituzioni europee sono quindi chiamate a rispondere con azioni concrete e tempestive.

Fonti: Italpress, Confagricoltura

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