Agricoltura: Giansanti avverte, serve coraggio per il futuro dell’UE.
L’Europa di Oggi: Protagonista o Vassallo Felice?
ROMA (ITALPRESS) – Un interrogativo cruciale affiora nel dibattito politico ed economico europeo: l’Europa vuole prendere parte attiva nella definizione dei nuovi equilibri internazionali o preferisce rimanere un “vassallo felice”? Questa provocazione è stata proposta da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, in un’intervista a Il Sole 24 Ore. La questione è di rilevante importanza per il futuro del continente e per il ruolo che l’Unione Europea (UE) potrebbe giocare sulla scena mondiale.
La Necessità di Un’Europa Forte
In un contesto internazionale in continua evoluzione, è fondamentale che l’Europa si rilanci, superando l’attuale percezione di un mero “condominio” di 27 membri, dove prevalgono discussioni e liti che relegano l’Unione ai margini delle dinamiche globali. Giansanti richiama l’attenzione sulla visione lungimirante di statisti europei del passato: per affrontare le sfide attuali, è necessario un approccio pragmatico e coraggioso, capace di unire gli interessi dei membri dell’UE.
Il presidente di Confagricoltura sottolinea l’importanza di dotare le istituzioni europee di una voce unica capace di riflettere gli interessi comuni. Un’Europa che riesca a garantire certezze e stabilità per cittadini e imprese è distante se non si adottano misure incisive. È elencato un duplice obiettivo: ridurre le tensioni interne e costruire strategie che rendano l’UE un attore principale e non marginale nel panorama globale.
La Politica Agricola e il Ruolo del Settore Agroalimentare
Giansanti ha anche toccato il tema dell’impegno del governo italiano per supportare l’agricoltura del paese. L’obiettivo è delineare strategie che rendano le imprese agricole più competitive, consentendo loro non solo di adattarsi alle dinamiche internazionali, ma di esserne proattivamente protagoniste.
In questo contesto, diventa imprescindibile adottare un nuovo approccio europeo verso l’agricoltura. Sono necessari maggiori investimenti, infrastrutture adeguate e un accesso più semplice alla mano d’opera extra UE. Inoltre, la stabilità delle relazioni commerciali è fondamentale per costruire un modello agricolo performante e sostenibile.
La questione delle recenti intese tra Stati Uniti e Unione Europea ha suscitato preoccupazioni. Giansanti ha espressamente richiesto un intervento governativo a protezione dell’agroalimentare italiano, un settore vitale per l’economia nazionale e per l’occupazione. È stato evidenziato che l’accordo tra USA e UE prevede l’aumento delle importazioni di prodotti agricoli americani, un passo che potrebbe danneggiare gravemente i produttori europei, costringendoli a dover competere su basi svantaggiate.
Strategia per un’Integrazione Europea Rinnovata
Giansanti interroga la consapevolezza dell’Unione Europea sull’importanza delle politiche agroalimentari come leva di politica estera e come strumento per la pace tra i popoli. Nonostante le difficoltà, c’è la necessità di ripensare l’integrazione europea, superando la mera funzione di mercato unico e abbracciando una visione più audace.
L’Europa ha il potenziale per giocare un ruolo di primo piano nel mondo, sostenuta dalla forza e dal dinamismo delle sue aziende agricole. Gli agricoltori e le imprese agricole possono essere i protagonisti di questa nuova era culturale e economica, a patto che vengano messi nelle condizioni di svolgere al meglio questo ruolo.
Concludendo, l’appello di Giansanti è chiaro: serve un’azione collettiva e il coraggio di affrontare le sfide che il presente e il futuro pongono all’Europa. Solo un’Unione Europea coesa, forte e pragmatica potrà garantire non solo la competitività delle sue imprese, ma anche la stabilità e la prosperità dei suoi popoli.
Fonti Ufficiali:
(ITALPRESS)
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