Allarme mafia, a Foggia 17 omicidi nell’ultimo anno

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A Foggia la mafia miete vittime ed il procuratore nazionale antimafia invita a non sottovalutare la situazione: “Qui 300 omicidi, 8 su 10 impuniti: non è mafia di serie B”. “Non sottovalutiamo la situazione”, è questo il messaggio principale. Quest’anno si sono verificati 17 omicidi registrati nel territorio foggiano, verrà convocato un comitato per agire concretamente.

Alla trasmissione “6 su Radio 1” il procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, ha parlato della situazione foggiana: “La criminalità pugliese e in particolare questa efferatissima forma di criminalità foggiana, è stata considerata troppo a lungo una ‘mafia di serie B’. Oggi lo scontro si è acceso attorno al traffico di stupefacenti, in particolare di droghe leggere dall’Albania. Un affare colossale che scatena gli appetiti dei clan e che investe, partendo dal foggiano, tutta la dorsale adriatica fino all’Europa. La mafia foggiana è una costola della camorra napoletana. Negli ultimi tempi sono state rafforzate le strutture investigative sul territorio e credo che si procederà oltre. Ad aprile scorso è stata aperta una sezione del Ros a Foggia che mancava, la Procura distrettuale di Bari si prodiga moltissimo per coordinare le indagini”.

Le soluzioni, secondo Roberti, sono chiare: “Naturalmente per avere collaborazione bisogna dimostrare che si incide efficacemente con le indagini e per questo servono più presidi di polizia, più professionalità nelle forze di polizia. Bisogna mandare in quel territorio il meglio delle professionalità investigative, lo ha detto recentemente la Presidente della Commissione Antimafia e io lo condivido perché se questa è una priorità, è non c’è dubbio che il contrasto alla criminalità foggiana sia una priorità assoluta, allora bisogna mettere in campo il meglio delle risorse”.

Il ministro Minniti presiederà in Puglia il Comitato di sicurezza nazionale. Alla riunione sarà presente il governatore Michele Emiliano. Secondo l’associazione “Libera contro le mafie”: “L’agguato è la dimostrazione che siamo davanti a una guerra criminale, feroce e violenta, da tempo sottovalutata”.

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