Almasri e Schlein denunciano: “La credibilità dell’Italia è stata compromessa”
Nella Camera dei deputati a Roma, i ministri dell’interno e della giustizia sono stati chiamati per un’informazione urgente sul caso Almasrinella. La segretaria del Pd Elly Schlein ha criticato la mancanza di rispetto della presidente del Consiglio e la decisione di rimpatriare un presunto torturatore libico. Schlein ha sottolineato che questa scelta ha compromesso la credibilità internazionale dell’Italia e ha accusato i ministri di aver ammesso che si trattava di una scelta politica. Ha chiesto chiarimenti su come Almasri sia stato rilasciato e accolto come un eroe nel suo paese.
Elly Schlein critica l’informativa dei ministri Nordio e Piantedosi sulla vicenda Almasrinella
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, esprime la sua delusione per l’informativa dei ministri dell’Interno e della Giustizia in merito al caso Almasrinella. Secondo Schlein, la presidente del Consiglio avrebbe dovuto essere presente in Aula per rispondere direttamente al Parlamento e al Paese anziché delegare questa responsabilità ai suoi ministri. Critica l’approccio dei ministri Nordio e Piantedosi, definendo la loro presenza in Aula come un tentativo di coprire la figura della presidente anziché affrontare le questioni in modo trasparente e diretto.
Schlein denuncia la scelta del governo italiano di rimpatriare Almasrinella, un presunto torturatore libico, nonostante le gravi accuse a suo carico. La segretaria del Pd condanna la decisione di rilasciare Almasrinella e di trattarlo con onori, permettendogli di tornare nel suo paese come un eroe. Critica l’inerzia del governo, colpevole di non aver agito per impedire il rilascio dell’uomo e di aver ammesso che si è trattato di una scelta politica. Schlein si domanda perché Almasrinella non sia stato immediatamente ri-arrestato e accusa il governo di aver mentito al Paese riguardo alla gestione della vicenda.
Schlein sottolinea l’importanza che un ministro trasmessa gli atti e non li valuti in maniera discrezionale, criticando la gestione della vicenda da parte del governo. Infine, la segretaria del Pd conclude che la credibilità internazionale dell’Italia è stata gravemente compromessa dalla gestione del caso Almasrinella e esorta il governo a assumersi le proprie responsabilità e ad agire con trasparenza e coerenza in futuro.
Reazione della Camera dei deputati sul caso Almasri
La giornata triste per la democrazia è stata evidenziata dalla reazione della Camera dei deputati di Roma al caso Almasri, con il Ministro dell’Interno e il Ministro della Giustizia che hanno informato urgentemente la situazione. La segretaria del Pd Elly Schlein ha espresso delusione per l’assenza della presidente del Consiglio in aula e ha sottolineato l’importanza che questa debba rispondere direttamente al parlamento e al paese, anziché attraverso video e dirette social. Schlein ha criticato aspramente la decisione di riaccompagnare a casa un torturatore libico come Almasri, accusato di gravi crimini, mettendo in discussione la credibilità internazionale dell’Italia.
La reazione della Camera dei deputati ha messo in evidenza la disapprovazione per la scarcerazione di Almasri e la sua riammissione nel proprio paese come un eroe, a causa della presunta inerzia del governo e della scelta politica dietro a questa decisione. La segretaria del Pd ha sottolineato l’importanza di rispettare gli atti e le procedure legali, criticando il mancato arresto immediato di Almasri e l’evidente mancanza di trasparenza nella gestione della situazione. La situazione ha suscitato indignazione e preoccupazione per le implicazioni a livello nazionale e internazionale.
Non perderti tutte le notizie di politica su Blog.it
