Assegno unico Inps: famiglie ricevono 9,8 miliardi nel primo semestre del 2023.

Assegno unico Inps: famiglie ricevono 9,8 miliardi nel primo semestre del 2023.

Assegno unico Inps: famiglie ricevono 9,8 miliardi nel primo semestre del 2023.

Nei primi sei mesi del 2025, l’Inps ha registrato erogazioni di assegni per 9,8 miliardi di euro alle famiglie, aggiungendosi ai 19,9 miliardi del 2024 e ai 18,2 miliardi del 2023. L’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale mostra che oltre 6 milioni di nuclei familiari hanno beneficiato dell’assegno nel 2025, per un totale di quasi 9,7 milioni di figli. L’importo medio per figlio è di 170 euro, variando da circa 57 euro per coloro che non presentano ISEE a 224 euro per chi ha un ISEE minimo, quinto anno consecutivo di supporto economico significativo.

I Dati Sull’Assegno Unico Universale nel 2025

ROMA (ITALPRESS) – Nei primi sei mesi del 2025, l’importo erogato alle famiglie attraverso l’assegno unico universale ha raggiunto i 9,8 miliardi di euro. Questa cifra si aggiunge ai 19,9 miliardi distribuiti nel 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi erogati nel 2022. Questi dati evidenziano un continuo supporto economico da parte dello Stato per le famiglie italiane.

Le informazioni sono contenute nel recente aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU), pubblicato dall’Inps e relativo al periodo compreso tra marzo 2022 e giugno 2025. Tra i dati forniti, vengono inclusi anche quelli riferiti all’AUU per i nuclei che ricevono il Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023, offrendo così un quadro completo del sostegno familiare in atto.

Nel 2025, sono stati 6.143.240 i nuclei familiari a beneficiare dell’assegno, per un totale di 9.712.805 figli. L’importo medio per figlio nel mese di giugno 2025, comprensivo delle eventuali maggiorazioni, si attesta attorno ai 170 euro. Questo valore mostra una certa variabilità: si può andare da circa 57 euro per coloro che non presentano l’ISEE o superano la soglia massima (che, per il 2025, è fissata a 45.939,56 euro), fino a 224 euro per le famiglie con il punteggio ISEE più basso (17.227,33 euro per il 2025).

L’assegno unico rappresenta una misura importante per supportare le famiglie italiane, cercando di rispondere alle necessità di sostegno economico in un contesto sempre più complesso. Con queste erogazioni, il governo continua a dimostrare attenzione verso le dinamiche del welfare e il sostegno alle famiglie che affrontano diverse sfide economiche.

Assegno Unico Universale: Dati sui Benefici e Sostegno alle Famiglie nel 2025

ROMA (ITALPRESS) – Nel corso dei primi sei mesi del 2025, le famiglie italiane hanno ricevuto oltre 9,8 miliardi di euro in assegni. A questa cifra si aggiungono i 19,9 miliardi erogati nel 2024, i 18,2 miliardi del 2023 e i 13,2 miliardi assegnati nel 2022. Questi dati, raccolti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato dall’Inps, coprono il periodo da marzo 2022 a giugno 2025.

L’osservatorio offre un quadro dettagliato degli importi erogati, evidenziando anche gli assegni destinati ai nuclei familiari beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023. In totale, nel 2025 sono stati 6.143.240 i nuclei familiari che hanno beneficiato dell’assegno, coprendo un numero complessivo di 9.712.805 figli. Questo supporto economico rappresenta un importante sostegno per le famiglie, in un periodo di crescente difficoltà economica.

A giugno 2025, l’importo medio per figlio, comprese le maggiorazioni, è di 170 euro. Gli importi però variano significativamente: per chi non presenta un valore ISEE o supera il limite di 45.939,56 euro, si arriva a circa 57 euro, mentre per chi rientra nella fascia di reddito più bassa, con un ISEE di 17.227,33 euro, la somma sale a 224 euro. Questa differenziazione degli importi mira a garantire un aiuto proporzionato alle diverse esigenze economiche delle famiglie.

Grazie a queste misure, l’Assegno Unico Universale si conferma uno strumento chiave per il sostegno alle famiglie italiane, contribuendo a migliorare le condizioni di vita delle persone in difficoltà e a incentivare la genitorialità. La continuità nell’erogazione di tali fondi dimostra l’impegno delle istituzioni nel garantire un welfare inclusivo e sostenibile.

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