Autonomia scolastica: vent’anni di sfide, pochi progressi e troppe criticità da affrontare.
In questa prospettiva, l’invito di Maragliano risuona forte: “La scuola è stata ed è il luogo dove si è imparato a leggere, scrivere e far di conto.” Ora, con il digitale, si aprono nuove dimensioni dell’apprendimento. La sfida non consiste nel preservare la scuola così com’è, ma nel saper smontare le strutture burocratiche e nozionistiche per ricostruire un ambiente che favorisce un apprendimento esperienziale. Gli studenti devono essere capaci di operare nel mondo con tutti i loro sensi e strumenti, integrando anche competenze legate all’IA.
Il futuro dell’educazione richiede un cambio di paradigma. La scuola deve evolversi in un ambiente dinamico e inclusivo, dove ogni allievo possa sviluppare le proprie potenzialità, attraversando la crisi di legittimazione attraverso un’esperienza di apprendimento coinvolgente e significativa.
Le fonti ufficiali e gli studi recenti confermano che senza un intervento mirato, le sfide educative continueranno a crescere. È essenziale ascoltare le voci nei contesti educativi e investire in strategie innovative per garantire un futuro luminoso per le nuove generazioni.
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