Baerbock: Le Nazioni Unite sono indispensabili per un mondo migliore e più giusto.

Baerbock: Le Nazioni Unite sono indispensabili per un mondo migliore e più giusto.

Baerbock: Le Nazioni Unite sono indispensabili per un mondo migliore e più giusto.

Annalena Baerbock: Nuova Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Annalena Baerbock ha ufficialmente assunto il ruolo di presidente dell’80ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite, segnando un momento storico nel Palazzo di Vetro. Subito dopo il giuramento, la nuova presidente ha incontrato la stampa internazionale per la sua prima conferenza, accolta da giornalisti provenienti da tutto il mondo. Questo appuntamento, caratterizzato da un’agenda intensa, ha concluso con brevi dichiarazioni introduttive e tre domande, prima che Baerbock si dirigesse verso ulteriori impegni diplomatici.

Baerbock ha descritto il suo nuovo incarico come “un grande onore”, sottolineando il valore simbolico di essere insediata insieme alla Carta originale delle Nazioni Unite. Questo gesto, ha affermato, ci ricorda le potenzialità del lavoro collettivo: “Ci ricorda cosa il mondo può ottenere insieme”. La presidente ha però riconosciuto le sfide e i fallimenti delle Nazioni Unite in ambito di pace, diritti umani e sviluppo, facendo riferimento a situazioni critiche in paesi come Gaza, Ucraina, Sudan e Haiti. In questo contesto, ha sottolineato la necessità di un cambiamento: “Questa non sarà una sessione ordinaria”, ha avvertito. Le Nazioni Unite sono infatti sotto pressione sia sul piano finanziario che politico, e ora è fondamentale dimostrare agli otto miliardi di abitanti del pianeta “perché questa organizzazione conta ancora”.

Il Ruolo delle Nazioni Unite in Tempi Critici

Durante la conferenza, Baerbock ha ribadito l’importanza delle Nazioni Unite, affermando che “il mondo non starebbe meglio senza di esse”. Rispondendo a una domanda riguardante le recenti tensioni in Israele, specialmente dopo il bombardamento in Qatar, la presidente ha descritto la situazione come un’escalation preoccupante. Ha fatto appello a tutte le parti coinvolte affinché esercitino moderazione, richiamandosi ai principi fondamentali contenuti nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti gli Stati membri. “Non devono essere violate da nessuno”, ha aggiunto, invocando la necessità di intensificare gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco duraturo e per migliorare le condizioni umanitarie a Gaza, criticando la situazione che già vede molte persone in difficoltà.

Un giornalista palestinese ha sollevato una questione riguardante presunti commenti di Baerbock risalenti al suo passato come Ministro degli Esteri tedesco, nei quali avrebbe giustificato attacchi israeliani contro obiettivi civili. La presidente ha negato fermamente queste affermazioni, asserendo: “Non esiste alcuna citazione del genere, né nel mio passato, né oggi. Oggi parlo come presidente dell’Assemblea Generale e rappresento i 193 Stati membri”. Questa dichiarazione ha sottolineato il suo ruolo neutrale e rappresentativo in un contesto delicato come quello del conflitto israelo-palestinese.

Un altro punto di interesse discusso durante la conferenza è stata la possibilità di un voto per consentire al presidente palestinese di intervenire all’Assemblea tramite video. Baerbock ha enfatizzato l’importanza della sede di New York come “luogo in cui tutte le nazioni del mondo possono incontrarsi e affrontare collettivamente i problemi più urgenti”. Ha ricordato l’impegno, sancito dall’accordo con il Paese ospitante, a garantire accesso a tutte le delegazioni, sottolineando che ciascuna nazione deve avere il diritto di partecipare al dibattito internazionale.

Baerbock ha concluso la sua prima conferenza stampa rimarcando il tema della sessione che guiderà per un anno: “We are better together”. Questo slogan, ha specificato, non deve rimanere solo un concetto, ma deve tradursi in azioni concrete per rafforzare le Nazioni Unite, rendendole adatte e reattive alle sfide del XXI secolo.

Fonti ufficiali: Nazioni Unite, Italpress

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