BTP: 18 miliardi collocati, richieste raggiungono il record di 218 miliardi.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato il collocamento di due nuove emissioni di BTP: uno a 7 anni con scadenza il 15 novembre 2032 e uno a 30 anni con scadenza il 1° ottobre 2055. L’importo complessivo emesso è di 18 miliardi di euro, con una domanda che ha superato i 200 miliardi. Oltre 300 investitori hanno partecipato per il BTP a 7 anni, mentre quasi 400 per quello a 30 anni. Gli investitori esteri hanno mostrato particolare interesse, rappresentando il 77,5% e il 75,5% delle rispettive emissioni, con una partecipazione diversificata da oltre 35 paesi.
Emissione di Nuovi BTP: Successo Straordinario con Grande Interesse Internazionale
ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto i dettagli delle recenti emissioni di obbligazioni con scadenze a 7 e 30 anni, rispettivamente il 15 novembre 2032 e il 1° ottobre 2055. L’importo totale collocato ammonta a 18 miliardi di euro, attirando una domanda eccezionale superiore ai 200 miliardi di euro. Di questa cifra, circa 110 miliardi riguardano il BTP a 7 anni, mentre il resto è destinato al titolo a 30 anni.
Oltre 300 investitori hanno partecipato all’emissione del BTP a 7 anni, mentre quasi 400 hanno preso parte all’emissione a 30 anni. I gestori di fondi hanno contribuito significativamente, acquistando il 41,6% del BTP settennale e il 37,7% di quello trentennale. Per il BTP a 7 anni, il 30,4% è stato allocato alle banche e il 24,6% agli investitori a lungo termine, tra cui il 8,9% da fondi pensione e assicurazioni. Analogamente, per il titolo a 30 anni, gli investitori con orizzonte di lungo termine hanno rappresentato il 38,1%, includendo il 14,4% di fondi pensione e il 23,7% di banche centrali e istituzioni governative.
La diversificazione geografica degli investitori è stata notevole, con una partecipazione da oltre 35 paesi per il BTP a 7 anni e più di 40 per il BTP a 30 anni. Gli investitori esteri hanno acquisito il 77,5% del titolo a 7 anni e il 75,5% di quello a 30 anni. Le percentuali più significative provengono dall’Europa, con Regno Unito e Paesi Scandinavi tra i maggiori acquirenti. Anche il Medio Oriente ha mostrato un forte interesse, con il 11,4% del titolo a 7 anni e l’8% di quello a 30 anni.
La struttura del collocamento è stata gestita da un sindacato di sei lead manager, tra cui Banco Bilbao Vizcaya Argentaria e J.P. Morgan. Questi, insieme ad altri specialisti in titoli di Stato, hanno giocato un ruolo chiave nel successo delle emissioni. La risposta del mercato evidenzia una fiducia significativa nella solidità delle finanze pubbliche italiane e nell’appeal dei titoli di Stato nazionali.
Dettagli sul Collocamento dei Nuovi BTP: Un Interesse Trasversale da Parte degli Investitori
ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti i dettagli relativi al collocamento sindacale del nuovo benchmark BTP con scadenza a 7 anni, fissata per il 15 novembre 2032, e del BTP a 30 anni, il cui termine è il 1° ottobre 2055. L’importo totale emesso è stato di 18 miliardi di euro, a fronte di una domanda che ha superato i 200 miliardi. Di questa, circa 110 miliardi sono stati destinati al titolo settennale, mentre circa 108 miliardi per quello trentennale.
Oltre 300 investitori hanno partecipato all’emissione del BTP a 7 anni, mentre quasi 400 si sono interessati al BTP a 30 anni. I gestori di fondi hanno sottoscritto il 41,6% dell’emissione del titolo a 7 anni e il 37,7% di quella trentennale. Un significativo 30,4% del titolo a 7 anni è stato allocato alle banche, seguite dal 19,9% sul titolo a 30 anni. Gli investitori a lungo termine hanno mostrato particolare interesse, sottoscrivendo il 24,6% del BTP a 7 anni e il 38,1% del BTP a 30 anni.
La partecipazione ai collocamenti è stata molto diversificata, coinvolgendo oltre 35 paesi per il titolo a 7 anni e più di 40 per il titolo a 30 anni, evidenziando un forte interesse da parte di investitori esteri. La quota allocata a questi ultimi ha raggiunto il 77,5% per il BTP a 7 anni e il 75,5% per quello a 30 anni, mentre gli investitori domestici hanno sottoscritto rispettivamente il 22,5% e il 24,5%. La maggior parte degli investimenti esteri è venuta dall’Europa.
Tra le principali nazioni partecipanti ci sono Regno Unito, Paesi Scandinavi, Germania, Austria, Svizzera e Penisola Iberica. Inoltre, una parte significativa è stata collocata in Medioriente, con un 11,4% per i titoli a 7 anni e un 8% per quelli a 30 anni. I sottoscrittori nordamericani hanno rappresentato l’1,6% e il 2,4% rispettivamente per i due titoli. Il collocamento è stato gestito da un sindacato di sei lead manager, tra cui Banco Bilbao Vizcaya Argentaria e Deutsche Bank, supportati da vari co-lead manager.
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