Commercio Italia-Israele oltrepassa i 5 miliardi: un legame economico in crescita.

Commercio Italia-Israele oltrepassa i 5 miliardi: un legame economico in crescita.

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Le relazioni tra Italia e Israele: un legame storico ed economico

ROMA (ITALPRESS) – L’ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrari, ha recentemente dichiarato che i rapporti tra Italia e Israele “sono eccellenti, nonostante le attuali tensioni belliche e internazionali”. Queste parole, rilasciate in un’intervista a Diplomacy Magazine, evidenziano come la cooperazione tra i due Paesi sia robusta e in continua evoluzione.

I legami bilaterali, secondo Ferrari, sono decollati all’inizio del nuovo millennio, arrivando a un interscambio commerciale di oltre 5 miliardi di euro. “L’Italia gode di un surplus nella bilancia dei pagamenti con Israele,” ha aggiunto l’ambasciatore, “un segnale chiaro di quanto questa collaborazione sia fruttuosa”. Questi rapporti affondano le radici in una lunga storia condivisa che ha unito due popoli affini nel cuore del Mediterraneo.

Settori chiave della cooperazione italo-israeliana

Il rapporto tra Italia e Israele si basa non solo sulla storia, ma anche su una nutrita collaborazione in vari settori economici. Ferrari ha sottolineato la presenza italiana nei settori farmaceutico, meccatronico, energetico e delle infrastrutture. “Gli italiani sono molto presenti anche nei settori tradizionali come Food, Furniture e Fashion. Molti architetti italiani stanno disegnando abitazioni e interni per le famiglie israeliane,” ha affermato. Questa cooperazione si estende anche al segmento del lusso, dove marchi italiani rappresentano un simbolo di eleganza e qualità.

Un altro elemento importante è il turismo. Ferrari ha notato che “l’Italia è il Paese preferito dagli israeliani”. Questo legame culturale si traduce in un’interazione umana forte, alimentando non solo gli scambi economici, ma anche gli scambi culturali.

Riguardo ai recenti eventi accaduti in Israele, Ferrari ha menzionato un vertice governativo italo-israeliano previsto per ottobre 2023, durante il quale erano in programma la firma di 24 accordi nei settori culturali e commerciali. Un evento significativo che è stato sospeso a causa della guerra in corso. “Il 7 ottobre 2023 rappresenta un punto di rottura, simile a un 11 settembre per Israele. La nazione sta ancora affrontando le ripercussioni di quel giorno tragico,” ha osservato l’ambasciatore.

In risposta all’aggressione subita da Israele, Ferrari ha voluto sottolineare le difficoltà che il Paese sta affrontando. “Dal 2024, Israele ha subito lanci di oltre 20.000 razzi, non solo da Hamas ma anche da altri gruppi,” ha chiarito. “È importante non dimenticare che Israele è stato attaccato, e le conseguenze di tale aggressione sono enormi.”

L’Italia, al contempo, sta contribuendo a sforzi umanitari significativi, con iniziative come l’operazione Food for Gaza, promossa dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Questa operazione ha avuto un grande successo, ma ha dovuto affrontare ostacoli a causa della decisione delle Nazioni Unite di interrompere la collaborazione con Israele per la distribuzione di aiuti,” ha affermato Ferrari. È importante notare che quest’anno l’Italia ha evacuato 400 minori e le loro famiglie da Gaza.

Ferrari ha anche messo in evidenza la collaborazione tra Italia e Israele per migliorare le condizioni umanitarie, coinvolgendo diverse istituzioni come il ministero della Difesa e la protezione civile. “In questo periodo di conflitto, dobbiamo essere preparati: ogni giorno devo andare nei rifugi antiaerei a causa dei missili che piovono su di noi,” ha detto.

Un’analisi del panorama politico del Medio Oriente rivela che c’è un forte desiderio di normalizzazione dei rapporti tra Israele e i Paesi arabi, in particolare quelli del Golfo. Ferrari ha affermato che “ci sono segnali positivi, e le monarchie del Golfo mostrano intenzioni di normalizzare le relazioni con Israele”. Sembra che ci sia una forte motivazione da entrambe le parti per superare le divergenze storiche.

“Allo stesso modo, le condizioni imposte da entrambe le parti richiedono un dialogo aperto e costruttivo,” ha concluso Ferrari. La sua esperienza in Arabia Saudita e Israele lo ha portato a credere che ci sia una volontà concreta di andare avanti in questo processo di normalizzazione, nonostante le sfide attuali.

In un momento in cui le tensioni geopolitiche possono sembrare insormontabili, il potenziale di una cooperazione più profonda tra Italia e Israele potrebbe portare a sviluppi generosi nel futuro, secondo le parole dell’ambasciatore.

Fonti ufficiali: Ambasciata d’Italia in Israele, Diplomacy Magazine, ITALPRESS.

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