Commonwealth Fusion Systems sigla un accordo da oltre 1 miliardo per il suo reattore a fusione.

Commonwealth Fusion Systems sigla un accordo da oltre 1 miliardo per il suo reattore a fusione.

Google sembra intenzionata a utilizzare l’elettricità generata dal reattore Arc per alimentare i propri centri dati. D’altra parte, Eni, uno dei maggiori attori nel settore petrolifero e del gas, non ha operazioni negli Stati Uniti che richiedano tale quantità di energia. Secondo Lorenzo Fiorillo, direttore della tecnologia e R&D di Eni, “l’energia sarà inviata alla rete elettrica a fine giornata.” In sostanza, Eni la rivenderà.

Tuttavia, il costo dell’energia prodotta dall’Arc, un reattore senza precedenti, si preannuncia elevato. Eni potrebbe trovarsi a affrontare perdite nel trading di questa energia, piuttosto che realizzare profitti. L’accordo ha probabilmente lo scopo di stabilire un prezzo per l’energia da fusione e di raccogliere ulteriori fondi per la costruzione dell’Arc.

Secondo Mumgaard, “l’accordo di acquisto di energia offre certezza su dove andrà l’energia e quale sarà il suo prezzo. Questo ci consente di presentare il progetto a potenziali investitori e avviare conversazioni su come finanziare l’impianto.”

Riferimenti e Il Futuro della Fusione Nucleare

Questo accordo non costituisce solo una tappa importante nel progetto di CFS, ma anche un passo avanti verso un futuro energetico più sostenibile. La fusione nucleare potrebbe rappresentare una soluzione per la richiesta energetica globale, contribuendo a un’energia più pulita e ovviando alla dipendenza da fonti fossili.

Per ulteriori informazioni sugli sviluppi nel campo dell’energia da fusione si possono consultare le fonti ufficiali, come il sito web di Commonwealth Fusion Systems e i comunicati stampa di Eni ed altri investitori coinvolti nel settore.

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