Con le OTT la concorrenza non è più del tutto leale nel mercato digitale

Con le OTT la concorrenza non è più del tutto leale nel mercato digitale

Con le OTT la concorrenza non è più del tutto leale nel mercato digitale

L’evento “L’evoluzione dei media d’informazione. Sfide e strategie tra presente e futuro”, organizzato da Il Sole 24 Ore per celebrare i suoi 160 anni, ha affrontato temi cruciali per il futuro dell’editoria. Tra i punti chiave emersi vi sono la necessità di proteggere il settore dalla concorrenza sleale degli over the top e dalla pirateria, l’importanza di norme che garantiscano un’informazione di qualità e il ruolo centrale dei giornalisti, anche nell’era dell’intelligenza artificiale. È stata sottolineata l’urgenza di un confronto normativo a livello europeo e nazionale per sostenere l’editoria e preservare la distinzione tra fatti e opinioni.

Il Futuro dell’Editoria tra Innovazione, Regolamentazione e Valore del Giornalismo

Durante l’evento istituzionale organizzato da Il Sole 24 Ore per celebrare i suoi 160 anni, si è discusso dell’importanza di proteggere il settore editoriale dalla concorrenza sleale e dalla pirateria digitale. È stata sottolineata l’esigenza di ribadire il ruolo centrale dei giornalisti, anche nell’era dell’intelligenza artificiale, affinché possano concentrare le loro energie sull’individuazione delle notizie autentiche. Il confronto tra esperti ha posto attenzione sulla necessità di mantenere una netta distinzione tra fatti e opinioni e di sviluppare un quadro normativo che favorisca un’informazione di qualità, in risposta alle sfide poste dalle nuove tecnologie e dai cambiamenti nel mondo dei media.

Alberto Barachini, Sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, ha evidenziato il tema della concorrenza non sempre leale rappresentata dagli over the top, come Google, che pur erogando servizi di distribuzione di contenuti non si assumono le medesime responsabilità etiche e deontologiche degli editori tradizionali. Ha posto l’accento sul bisogno di uno sforzo congiunto affinché questi soggetti rispettino un codice etico condiviso. Inoltre, ha espresso preoccupazione riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale, che spesso si limita a offrire sintesi superficiali e non sempre basate su fonti certificate, mettendo a rischio la qualità e l’affidabilità dell’informazione.

Andrea Riffeser Monti, Presidente della FIEG, ha ricordato come per anni sia stato sottovalutato l’impatto di internet, social e AI, rimarcando l’urgenza di regole più rigorose che garantiscano un’informazione di qualità. Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria, ha rafforzato il concetto di importanza dei giornali in un periodo segnato dall’incertezza, richiamando la necessità di investimenti e di un maggiore sostegno alle imprese, specie a livello territoriale per stimolare la crescita economica.

I rappresentanti del Gruppo 24 ORE hanno posto l’accento sul valore del giornale come patrimonio collettivo che da decenni accompagna la comunità imprenditoriale e i cittadini, offrendo un’informazione autorevole che separa i fatti dalle opinioni. Il Direttore Fabio Tamburini ha ribadito la responsabilità storica della testata di mantenere alta la qualità informativa, mentre la moderatrice Maria Latella ha guidato un dibattito che ha coinvolto importanti esponenti del settore sull’importanza del pluralismo, della libertà di espressione e del fact-checking nell’era dell’infodemia.

Le sfide e le opportunità per il futuro dell’informazione e dell’editoria

Nel corso dell’evento “L’evoluzione dei media d’informazione. Sfide e strategie tra presente e futuro”, promosso da Il Sole 24 Ore in occasione dei 160 anni dalla fondazione, sono emerse riflessioni importanti per la tutela dell’editoria e il ruolo dei giornalisti nell’era digitale. Tra le priorità individuate vi è la necessità di contrastare la concorrenza sleale e la pirateria, garantendo che chi produce contenuti rispetti regole etiche e deontologiche rigorose. L’uso dell’intelligenza artificiale deve rappresentare uno strumento di supporto per i professionisti dell’informazione, affinché possano concentrarsi sulla verifica e scoperta delle notizie, mantenendo sempre alta la distinzione tra fatti e opinioni.

Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, ha sottolineato come le piattaforme digitali, pur non essendo considerate editori secondo la Corte Costituzionale americana, esercitino un’influenza significativa sul mercato dell’informazione senza però assumersi le responsabilità etiche tipiche del settore editoriale tradizionale. Da qui l’appello a un maggior impegno degli editori per definire ed applicare un codice etico comune. Un ulteriore tema emerso riguarda il comportamento degli utenti davanti alle sintesi generate dall’intelligenza artificiale, spesso limitate a pochi dati non verificati, che rischiano di privilegiare la distribuzione di contenuti a discapito della loro qualità e attendibilità.

Nel dibattito, il Presidente della FIEG Andrea Riffeser Monti ha rimarcato come l’assenza di normative adeguate stia indebolendo la capacità di fornire un’informazione di qualità. L’invito rivolto alle istituzioni europee e nazionali è quello di avviare un confronto costruttivo mirato non solo ad erogare sostegni economici, ma a definire regole precise per il settore. Anche Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria, ha evidenziato il ruolo cruciale della stampa in un contesto di incertezza economica, sottolineando l’importanza di investimenti mirati che supportino la crescita e rafforzino le filiere produttive nei territori.

Gli interventi dei vertici del Gruppo 24 Ore hanno ribadito il valore storico e sociale de Il Sole 24 Ore, un punto di riferimento imprescindibile per imprese, professionisti e cittadini. Federico Silvestri ha ricordato come il successo raggiunto rappresenti non solo un traguardo, ma anche una grande responsabilità verso il futuro. Maria Carmela Colaiacovo ha definito l’informazione economica di qualità come un bene essenziale per il Paese. Fabio Tamburini ha enfatizzato l’importanza della separazione tra fatti e opinioni e il ruolo del giornale come custode di autorevolezza e competenza, vero patrimonio collettivo anche nei momenti di crisi. L’evento ha infine arricchito il dibattito con contributi di esperti e direttori, confermando la centralità di un’informazione plurale e affidabile nell’era della “infodemia”.

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