Condanna unanime di Arabia, Giordania ed Egitto per il progetto “Grande Israele” di Netanyahu.
Il Condannato ‘Grande Israele’: Reazioni dalla Regione
Riad, Arabia Saudita – L’Arabia Saudita, la Giordania e l’Egitto hanno manifestato un forte rifiuto delle recenti dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, relative al concetto di un “Grande Israele”. Durante un’intervista con i24 News, Netanyahu ha espresso la sua vicinanza a questa visione, che implica un’espansione del territorio israeliano, comprendente Gerusalemme Est, la Cisgiordania, Gaza, la penisola del Sinai, le alture del Golan e porzioni di altri Paesi arabi confinanti.
La Risposta dell’Arabia Saudita
Il ministero degli Esteri saudita ha categoricamente respinto le idee di insediamento ed espansionismo sostenute dal governo israeliano. In una dichiarazione ufficiale, Riad ha sottolineato il diritto storico e legale del popolo palestinese di stabilire uno Stato indipendente e sovrano, in conformità con le leggi internazionali. Il ministero ha espresso preoccupazione per la situazione attuale, affermando che l’occupazione israeliana contravviene palesemente ai principi di sovranità degli Stati e rappresenta una minaccia alla sicurezza e alla pace sia regionale che globale. Questa critica è in linea con le posizioni consolidate della comunità internazionale, che giustificano l’esistenza di uno Stato palestinese sulla base delle risoluzioni ONU.
Le Reazioni dal Consiglio di Cooperazione del Golfo
Jasem Albudaiwi, Segretario generale del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), ha fornito una netta condanna delle affermazioni di Netanyahu, etichettandole come una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Le dichiarazioni del primo ministro israeliano sono state definite da Albudaiwi un attacco diretto alla sovranità e all’unità degli Stati arabi. Egli ha avvertito che tali posizioni rappresentano un pericolo concreto per la stabilità regionale e globale, rinnovando il rifiuto del CCG di ogni tentativo di minare l’integrità territoriale dei Paesi arabi.
Giordania e Egitto: Voci di Condanna
Anche la Giordania ha preso una posizione ferma contro le dichiarazioni di Netanyahu, considerandole un’escalation provocatoria. Sufyan Qudah, portavoce del ministero degli Esteri giordano, ha commentato che le affermazioni israeliane non influenzeranno la posizione della Giordania né lederebbero i diritti inalienabili del popolo palestinese. Questo contesto di tensione ha portato il governo giordano a ribadire il suo impegno per la pace nella regione, sostenendo i legittimi diritti dei palestinesi.
D’altro canto, il ministero degli Esteri egiziano ha chiesto chiarimenti a Israele relativi al significato specifico del termine “Grande Israele”. Il ministro Badr Abdelatty ha affermato che l’Egitto è fermamente impegnato nel processo di pace in Medio Oriente e ha espresso la propria condanna verso le affermazioni diffuse dai media israeliani. Il Cairo ha underscored il rischio che tale retorica possa alimentare l’instabilità e porre in pericolo l’apertura a una soluzione pacifica del conflitto.
Una Montante Tensione Regionale
Le recenti dichiarazioni di Netanyahu hanno accentuato le già presenti tensioni nella regione. Le voci di condanna provenienti da Arabia Saudita, Giordania ed Egitto sottolineano una preoccupazione condivisa per la volatilità della situazione e per il futuro del processo di pace israelo-palestinese. L’atteggiamento del governo israeliano è visto come una sfida non solo per i diritti dei palestinesi, ma anche per la stabilità delle relazioni tra gli Stati arabi.
In questo contesto, è fondamentale che le istituzioni internazionali, come le Nazioni Unite, svolgano il loro ruolo nel cercare soluzioni diplomatiche e nell’approfondire il dialogo tra le parti. Solo attraverso questi sforzi potrà emergere una prospettiva di pace e stabilità duratura nel Medio Oriente.
Fonti ufficiali: Ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita, Consiglio di Cooperazione del Golfo, Ministero degli Esteri della Giordania, Ministero degli Esteri dell’Egitto, Lega Araba.
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