Conferenza a Messina e Taormina: Priorità Ue su difesa e allargamento a Est.

Conferenza a Messina e Taormina: Priorità Ue su difesa e allargamento a Est.

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Un Nuovo Inizio per l’Europa: Sicurezza, Allargamento e Solidarietà

TAORMINA (MESSINA) – L’Europa si trova di fronte a sfide senza precedenti e, per affrontarle, è necessario unire le forze. Questo è il messaggio centrale emerso dalla Conferenza di Messina e Taormina, che ha celebrato il 70° anniversario della storica conferenza del 1955. Durante questa sessione, i ministri europei, guidati dal vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, hanno messo in evidenza tre punti chiave: il rafforzamento della difesa e della sicurezza dei confini, il supporto incondizionato all’Ucraina e una rapida accelerazione dell’allargamento dell’Unione Europea, con particolare attenzione ai Paesi dei Balcani occidentali.

Un’Europa Unita e Forte

L’incontro ha visto una forte partecipazione delle figure chiave a livello europeo. Tajani ha apertamente dichiarato: “Dobbiamo agire insieme nel segno della solidarietà per garantire ai cittadini europei le opportunità offerte dalla rivoluzione tecnologica e digitale, assicurando al contempo sicurezza e benessere”. Questo approccio mira a creare una difesa europea più robusta, strumentata da finanziamenti adeguati e tecnologie avanzate, complementari a quelle della NATO.

Il documento finale della conferenza sottolinea la necessità di cooperare in modo sinergico, affermando che “l’unità è essenziale per superare sfide esistenziali sia a livello globale che all’interno dell’Unione”. L’attenzione rivolta all’Ucraina è risultata cruciale: i partecipanti hanno ribadito il loro sostegno all’indipendenza e all’integrità territoriale del Paese, affermando che la soddisfazione di queste condizioni deve essere considerata come un’interazione dei diritti internazionali e della Carta delle Nazioni Unite.

L’idea di un’Europa unita e prospera è stata al centro dei discorsi, con il richiamo ai valori e agli ideali condivisi, che devono costituire le fondamenta del futuro europeo. “Solo agendo insieme potremo consolidare un’Europa più sicura e sostenibile”, ha aggiunto Tajani durante il suo intervento.

Il focus sulla sicurezza e difesa non è solo una questione interna, ma esterna, coinvolgendo anche la cooperazione con Paesi terzi. “Riconosciamo l’importanza di avere un dialogo costante con le nazioni outside dell’UE”, ha ribadito il ministro.

Nel suo intervento, Tajani ha evidenziato l’importanza di mantenere aperto il processo di allargamento dell’Unione Europea. “Siamo determinati a sostenere Paesi come Albania e Montenegro, che hanno compiuto progressi significativi. È giusto fare tutto il possibile per aiutarli”, ha dichiarato. Il ministro ha sottolineato che l’adesione di queste nazioni all’Unione è prevista prima del 2030.

Inoltre, l’Unione Europea e la ripresa dei legami con i Paesi dei Balcani occuperanno una posizione critica per il consolidamento dell’UE. “La riunificazione è una priorità per l’Italia”, ha affermato Tajani, lanciando un chiaro messaggio ai Paesi candidati, come Serbia, Macedonia del Nord e Bosnia-Erzegovina, che l’Europa è pronta ad accoglierli.

La conferenza ha anche toccato il tema del conflitto in Medio Oriente. In risposta a domande sui cittadini italiani presenti in regioni instabili, Tajani ha confermato l’impegno del governo per organizzare voli charter per facilitare la partenza degli italiani da Iran e Israele. “Ci sono circa 20 mila italiani in Israele e circa 400 in Iran. Ci stiamo impegnando per garantire un’uscita sicura”, ha affermato.

La collaborazione con le ambasciate e i consolati italiani sta già portando frutti, con voli programmati per garantire la sicurezza dei cittadini. “Stiamo lavorando assiduamente per coordinare questi sforzi”, ha assicurato Tajani.

Presso il Palazzo dei Giurati, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato i membri della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo per discutere dell’autonomia regionale, sia a livello nazionale che europeo, accentuando così il ruolo della Sicilia come crocevia per le politiche di integrazione europee.

A conclusione di questa storica conferenza, i partecipanti si sono detti fermamente decisi a procedere in una direzione comune, ispirati dalla visione dei ministri fondatori del 1955. Con la condivisione di un’agenda comune, l’Europa si prepara ad affrontare i propri prossimi passi con determinazione e lungimiranza.

Fonti ufficiali: Italpress, Ministero degli Affari Esteri.

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