Conferenza AUSACO a Dakhla: focus sul futuro del Sahara Occidentale e sviluppo locale.
La Coalizione Internazionale per l’Autonomia del Sahara Richiede un Nuovo Approccio delle Nazioni Unite
Rappresentanza Globale e Sostegno alla Proposta Marocchina
Dakhla (Marocco) – La Coalizione internazionale per l’Autonomia del Sahara (AUSACO), che include oltre 3.000 personalità di spicco provenienti da tutto il mondo, ha lanciato un appello per una revisione dell’approccio delle Nazioni Unite riguardo alla questione del Sahara. Questo suggerimento è emerso durante la seconda conferenza della Coalizione svoltasi martedì a Dakhla. I delegati, arrivati da diversi continenti, hanno sottolineato che l’iniziativa marocchina di autonomia è l’unica soluzione credibile per garantire una pace duratura nella regione.
"Nell’attuale contesto geopolitico, è fondamentale che la comunità internazionale prenda seriamente in considerazione il piano d’autonomia proposto da Rabat. È l’unica via percorribile verso una soluzione sostenibile", ha affermato l’ex presidente della Repubblica del Benin, Thomas Boni Yayi, presente all’evento.
Accuse contro l’Algeria e Situazione nei Campi di Tindouf
Nella “Dichiarazione di Dakhla”, l’AUSACO ha anche accusato l’Algeria di ostacolare il processo di pace, creando un clima di insicurezza nei campi di Tindouf. I partecipanti hanno insistito sulla necessità di garantire il ritorno volontario e dignitoso delle popolazioni di questi campi, evidenziando l’importanza di restituire diritti e opportunità a chi vive in condizioni di privazione.
"È inaccettabile che la comunità internazionale ignori la situazione tragica in cui versano le persone nei campi. Dobbiamo lavorare insieme per garantire che i diritti umani siano rispettati", ha dichiarato il noto attivista per i diritti umani, Aminatou Haidar.
Sviluppo e Iniziative Strategiche nelle Province del Sahara
Durante la conferenza, sono stati discussi i risultati positivi ottenuti nelle province del Sahara grazie a progetti di sviluppo significativi. Questi includono iniziative come il gasdotto Nigeria-Marocco e il porto di Dakhla Atlantic, che non solo stimolano l’economia locale ma promuovono anche una cooperazione sostenibile nella regione.
Il Ministro degli Esteri marocchino, Nasser Bourita, ha enfatizzato: "I progetti di sviluppo nel Sahara non sono solo una dimostrazione del nostro impegno per il progresso regionale, ma anche un chiaro segnale che il Marocco è pronto a intraprendere un percorso di pace e prosperità."
Il Riconoscimento Internazionale della Sovranità Marocchina
Un altro elemento chiave emerso dalla conferenza è stata la celebrazione dell’apertura di 32 consolati nelle città di Laayoune e Dakhla. Questa iniziativa è stata interpretata come un’importante conferma del riconoscimento internazionale della sovranità marocchina sul Sahara. L’AUSACO ha invitato altri Paesi a unirsi al piano di autonomia, che ha già ottenuto il supporto di 120 Stati.
In un’intervista, il ministro del Commercio della Guinea, Vassili Kouyaté, ha sottolineato: "La crescita della cooperazione internazionale e il riconoscimento della sovranità marocchina sono passi fondamentali. È tempo che la comunità globale si unisca a questa causa per un futuro di pace e stabilità."
L’Appello alla Comunità Internazionale
L’AUSACO si è rivolta alla comunità internazionale, richiedendo un impegno maggiore per facilitare un dialogo costruttivo tra le parti in causa. La Coalizione ha evidenziato come la stabilità nella regione sia cruciale non solo per i marocchini, ma anche per la sicurezza e lo sviluppo economico dell’intera area nordafricana.
"Solo attraverso un dialogo aperto e inclusivo possiamo sperare di costruire un futuro migliore per tutti", ha detto il noto diplomatico e ex ambasciatore del Marocco in Spagna, Omar Azziman.
Conclusioni sul Futuro del Sahara
La conferenza di Dakhla ha dimostrato come la ricerca di una soluzione politica duratura per il Sahara sia più urgente che mai. Gli eventi recenti richiedono una ripresa seria dei negoziati e una valutazione onesta del piano di autonomia marocchino. La comunità internazionale è chiamata a non rimanere in silenzio di fronte a una crisi che ha impatti diretti su milioni di persone.
Con un sostegno sempre crescente e una rete globale di attivisti a favore dell’autonomia, la speranza è che si possa finalmente intraprendere un percorso verso la pace e la stabilità nella regione del Sahara.
Fonti ufficiali: AUSACO, Ministero degli Affari Esteri del Marocco, dichiarazioni rilasciate durante la conferenza di Dakhla.
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