Contrari ai dazi: tuteliamo imprese e posti di lavoro per un futuro sostenibile.

Contrari ai dazi: tuteliamo imprese e posti di lavoro per un futuro sostenibile.

Contrari ai dazi: tuteliamo imprese e posti di lavoro per un futuro sostenibile.

Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ha espresso ferme posizioni sui dazi e sull’importanza di proteggere le imprese e i lavoratori durante il 46° Meeting di Rimini. Ha sottolineato che i dazi, anche se più bassi del 50%, danneggiano l’economia e ha esortato l’UE a intervenire. Ha anche messo in risalto la necessità di rinnovare contratti e intervenire sul cuneo fiscale per migliorare salari e pensioni, con un focus particolare sul ceto medio e le famiglie. Infine, ha proposto un “patto sociale” per promuovere la crescita e garantire sicurezza nei luoghi di lavoro.

Contrarietà ai Dazi e Proposte per la Crescita Economica

RIMINI (ITALPRESS) – Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ha espresso fermamente la sua opposizione ai dazi, sottolineando che questi generano problematiche per le imprese, i lavoratori e l’intera economia. Anche se i dazi al 15% sono meno gravosi rispetto a quelli al 50%, ribadisce l’importanza di un intervento attivo da parte dell’Unione Europea per affrontare la situazione. La Cisl insiste sulla necessità di proteggere le aziende e il lavoro, oltre a cercare nuovi sbocchi commerciali per ridurre la dipendenza da contesti problematici.

Fumarola ha anche evidenziato che è necessario rinnovare i contratti pubblici e privati e intervenire sul cuneo fiscale per garantire l’aumento dei salari. Si prevede di sfruttare la nuova manovra economica per continuare su questa strada, tenendo in considerazione i bisogni di salari e pensioni. È fondamentale supportare il ceto medio e le famiglie, che negli ultimi anni hanno subito le maggiori difficoltà. La Cisl ha richiesto un incontro con il governo per discutere la nuova manovra, ponendo l’accento sull’importanza di questo tema.

In merito al salario minimo, Fumarola ha manifestato la contrarietà della Cisl a tale misura, sostenendo che il miglioramento dei salari debba avvenire attraverso la contrattazione, un approccio radicato nel paese. Secondo lei, le parti sociali, le imprese e il governo devono collaborare per trovare soluzioni appropriate, evitando interventi legislativi diretti.

La segretaria ha infine ribadito l’importanza di un patto sociale per la crescita del Paese. C’è stata una disponibilità da parte della premier e delle associazioni imprenditoriali a considerare questa idea. È cruciale creare un contesto favorevole per attuare il patto, specialmente in relazione alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro, un problema che deve essere affrontato con serietà. Unendo le forze, si possono affrontare e superare le sfide significative che ci attendono.

Posizioni della Cisl sui Dazi e sul Mercato del Lavoro

RIMINI (ITALPRESS) – Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ha espresso un netto rifiuto verso i dazi, sottolineando che questi creano difficoltà alle imprese, ai lavoratori e all’economia nel suo complesso. Sebbene riconosca che dazi del 15% siano preferibili a quelli del 50%, ribadisce la necessità di interventi a livello europeo, affinché l’Unione intervenga per proteggere il mondo del lavoro e le filiere industriali. Fumarola evidenzia l’importanza di trovare nuovi sbocchi commerciali per evitare la dipendenza da tali situazioni.

Parlando di salario, Fumarola ha indicato che l’incremento degli stipendi è possibile solo attraverso il rinnovo dei contratti, sia pubblici che privati, e attraverso la modifica del cuneo fiscale. La nuova manovra economica rappresenta un’opportunità fondamentale per proseguire in questa direzione. La segretaria ha poi fatto notare che l’attenzione deve essere rivolta anche a salari e pensioni, specialmente per il ceto medio e per le famiglie, che hanno sofferto maggiormente in questi anni tumultuosi.

In relazione al salario minimo legale, Fumarola ha espresso contrarietà, sostenendo che è tramite la contrattazione collettiva, ampiamente praticata in Italia, che si devono elevare i salari, soprattutto per chi guadagna meno di 9 euro all’ora. A suo avviso, l’intervento legislativo in ambito lavorativo deve essere limitato, lasciando ai partner sociali e al governo il compito di trovare soluzioni adeguate.

Infine, Fumarola ha rilanciato l’idea di un patto sociale per la crescita del Paese, evidenziando che ci sono stati segni di apertura da parte della premier e delle associazioni imprenditoriali. Ha insistito sulla necessità di unire le forze per affrontare sfide cruciali, come la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, per fermare il triste bilancio delle vite spezzate che si registrano quotidianamente. È fondamentale lavorare verso una strategia comune per garantire risultati tangibili.

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