Corte indiana respinge la difesa di X sulla libertà di parola, sostiene i poteri di rimozione governativa.

Corte indiana respinge la difesa di X sulla libertà di parola, sostiene i poteri di rimozione governativa.

Negli ultimi anni, gli ordini di rimozione di contenuti sono aumentati in India, man mano che sempre più persone si connettono online. Diverse rimozioni di contenuti su piattaforme come X (ex Twitter), Facebook e Instagram si sono verificate durante le proteste dei contadini del 2020-2021, che hanno visto un’attività diffusa sui social media che il governo ha cercato di controllare.

Il governo federale ha introdotto il portale Sahyog l’anno scorso per accelerare la rimozione di contenuti illeciti dai social media, sostenendo che avrebbe semplificato l’applicazione della legge. Aziende come Microsoft, Google, Meta, ShareChat e LinkedIn hanno già integrato il portale per rimuovere contenuti dopo aver ricevuto notifiche tramite un processo automatizzato innescato dal governo federale o dalle sue agenzie.

In un comunicato di febbraio 2024, X ha affermato di aver trattenuto determinati account in risposta alle direttive del governo indiano, nonostante le sue disapprovazioni. La società ha sottolineato che ciò che il mancato rispetto delle ordinanze avrebbe potuto esporla a “potenziali sanzioni, comprese multe significative e detenzione”.

Le ripercussioni della sentenza sulla libertà di espressione

Un esperto legale che collabora con aziende tecnologiche e il governo indiano su questioni di politica, il quale ha chiesto l’anonimato per la delicatezza della questione, ha dichiarato che la sentenza di mercoledì è significativa. Questa decisione mostra come i tribunali stiano sempre più considerando la regolamentazione di Internet e le politiche tecnologiche attraverso una lente politica, e non solo legale.

Musk, che si è definito un “assolutista della libertà di espressione”, non ha commentato la causa e la sentenza, anche se aveva precedentemente sollevato preoccupazioni sulle leggi indiane sulla regolamentazione dei contenuti. “Le regole in India riguardo a cosa può apparire sui social media sono piuttosto rigide, e non possiamo andare oltre le leggi di un Paese”, ha dichiarato Musk in un’intervista con la BBC nel 2023.

X ha la possibilità di appellarsi alla Suprema Corte. Alcuni esperti legali sostengono, però, che non ci siano garanzie di ricevere un trattamento favorevole, poiché la corte suprema probabilmente seguirà la stessa linea di ragionamento dell’Alta Corte del Karnataka. “La sentenza non ha affrontato se il governo dovrebbe avere il potere di utilizzare un portale per ordinare le rimozioni di contenuti”, ha affermato un esperto di politica tecnologica, che ha richiesto l’anonimato a causa dei suoi legami con il governo indiano e importanti aziende tecnologiche.

Il tribunale pubblicherà una copia dell’ordinanza giovedì, ha dichiarato il giudice.

Fonti ufficiali:

Non perderti tutte le notizie di tecnologia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *