Dario Argento: 85 anni di brividi e estetica nel suo straordinario cinema.
Tra i suoi collaboratori più influenti ci sono i Goblin, le cui musiche hanno arricchito le atmosfere dei suoi film, e Luciano Tovoli, il direttore della fotografia che ha reso “Suspiria” un capolavoro visivo grazie ai suoi audaci giochi di colori e luci. Argento ha sempre esplorato il confine tra il giallo e il terrore, addentrandosi nei meandri più oscuri della psiche umana e sposando elementi sovrannaturali, rendendolo un autore amato da diverse generazioni.
La Carriera di un Pioniere
Prima di guadagnarsi l’appellativo di “maestro del brivido” in Italia, Argento ha mosso i primi passi come critico cinematografico e sceneggiatore. La sua carriera decolla nel 1970 con “L’uccello dalle piume di cristallo”, opera che non solo lo catapulta sotto i riflettori ma ridefinisce anche i codici del giallo italiano, dando vita a thriller visivamente audaci e con trame intricate. Con “Suspiria”, il regista compie un’evoluzione, abbandonando in parte il giallo classico per tuffarsi nell’horror più puro, arricchendolo con elementi di fiaba nera.
