Davide Tizzano, presidente della Fic e doppio oro olimpico, è scomparso.

Il Lutto nel Canottaggio Italiano per la Scomparsa di Davide Tizzano

ROMA (ITALPRESS) – Un grande vuoto è stato lasciato nel mondo dello sport italiano con la scomparsa di Davide Tizzano, ex campione olimpico e attuale presidente della Federazione Italiana Canottaggio (FIC). All’età di 57 anni, Tizzano è deceduto nel pomeriggio a Napoli, sua città natale, dopo aver combattuto con coraggio una grave malattia. La sua carriera sportiva è costellata di successi, tra cui due medaglie d’oro olimpiche: nel quattro di coppia a Seul nel 1988 e nel due di coppia ad Atlanta nel 1996.

La sua elezione alla guida della Federcanottaggio, avvenuta il 24 novembre 2022, ha segnato un momento significativo per Tizzano. Era riuscito a prevalere sul presidente emergente Giuseppe Abbagnale, il quale aveva ricoperto l’incarico dal 2012. Per l’ex atleta, quel giorno ha simboleggiato la chiusura di un cerchio in un viaggio che era iniziato nella sua Napoli, per proseguire nel centro federale di Piediluco. I suoi primi traguardi includono medaglie nei campionati mondiali juniores, con un argento in singolo a Brandeburgo e un oro l’anno successivo a Radice.

Un Grande Campione e Leader nel Canottaggio

Da giovane talento, Tizzano ha attirato l’attenzione anche a livello senior, conquistando l’argento iridato nel quattro di coppia a Bled nel 1989. L’anno successivo, ha condiviso la gioia della vittoria olimpica con Piero Poli, Gianluca Farina e Agostino Abbagnale. Inaugurando una carriera leggendaria, ha aggiunto un secondo oro olimpico ad Atlanta nel 1996, questa volta nel due di coppia con Agostino Abbagnale. La gara rimarrà nella memoria anche per la celebre telecronaca di Giampiero Galeazzi, rendendo l’impresa ancora più iconica.

Oltre ai successi nel canottaggio, Tizzano ha avuto esperienze significative anche nel mondo della vela. Ha ricoperto un ruolo nel Moro di Venezia, che vinse la Louis Vuitton Cup, e successivamente partecipò anche con Mascalzone Latino. Dopo aver appeso il remo al chiodo, ha intrapreso una carriera dirigenziale all’interno della Federazione. Ha accompagnato la delegazione italiana a Atene nel 2004 e ha diretto il comitato regionale FIC in Campania dal 2001 al 2012. Nel 2016, ha ricoperto il ruolo di capomissione del canottaggio azzurro durante le Olimpiadi di Rio, mentre nel comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo si è occupato della preparazione per l’edizione del prossimo anno a Taranto.

La sua leadership come presidente della FIC ha già portato a risultati significativi, dagli Europei 2026 che saranno ospitati a Varese, fino alla medaglia paralimpica di Parigi che è stata restituita a Perini. Ha anche nominato Antonio Colamonici, un esperto nel settore, come direttore tecnico della Nazionale in vista dei Giochi di Los Angeles. Un futuro luminoso attendeva il mondo del canottaggio, ma la malattia ha sottratto Tizzano a queste nuove sfide.

La Federazione Italiana Canottaggio, profondamente colpita dalla sua scomparsa, ha ribadito in un comunicato che “la sua luce non si spegnerà mai” e continuerà a guidare i suoi figli Rosanna, Vittoria, Giuseppe Leone e la moglie Roberta. Il cordoglio è giunto anche dagli altri settori sportivi: il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha ricordato Tizzano come “un grande campione e un dirigente sportivo di primo livello”.

Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha voluto rendere omaggio a Tizzano affermando che nel corso della presentazione di Napoli Capitale Europea dello Sport, domani al Maschio Angioino, sarà dedicato un momento in sua memoria. La sua perdita rappresenta un colpo non solo per il canottaggio italiano, ma per l’intero panorama sportivo. “Non perdiamo solo un immenso campione, ma un uomo che ha incarnato i valori più nobili dello sport: il sacrificio, la lealtà, la capacità di superare ogni limite,” ha dichiarato il sindaco.

I funerali di Davide Tizzano si svolgeranno domani, alle 17, nella Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio di Napoli. La sua eredità vivrà nel cuore di molti.

-Foto ufficio stampa Federcanottaggio-(ITALPRESS).

Fonti: Federazione Italiana Canottaggio, CONI.

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