Dazi: Abruzzo, Toscana e Molise affrontano i maggiori contraccolpi. Impatti economici preoccupanti in arrivo.

Dazi: Abruzzo, Toscana e Molise affrontano i maggiori contraccolpi. Impatti economici preoccupanti in arrivo.

Nel 2022, gli Stati Uniti si confermano come uno dei principali mercati per l'export italiano, con...

Nel 2022, gli Stati Uniti si confermano come uno dei principali mercati per l’export italiano, con un valore vicino ai 65 miliardi di euro per 17 regioni. Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana sono le principali fonti di esportazioni, mentre Abruzzo, Toscana e Molise potrebbero subire i maggiori effetti dall’introduzione dei dazi. Sebbene il mercato americano rappresenti il 10,4% dell’export nazionale, Abruzzo e Toscana presentano percentuali significative, soprattutto nel settore farmaceutico. Le vendite all’estero sono vitali per molte regioni, con Emilia-Romagna in testa per propensione all’export. I macchinari, la farmaceutica e i mezzi di trasporto spiccano tra i principali prodotti esportati.

Espansione delle Esportazioni Italiane verso gli Stati Uniti

ROMA (ITALPRESS) – Gli Stati Uniti rappresentano uno dei tre principali mercati per le esportazioni di ben 17 regioni italiane, con un volume che nel 2022 ha sfiorato i 65 miliardi di euro. Ben oltre il 50% dell’export totale è concentrato in Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Tuttavia, le regioni che potrebbero subire il maggiore impatto dall’introduzione dei dazi doganali sono Abruzzo, Toscana e Molise. Questi dati emergono dall’analisi condotta dall’Area studi e ricerche di CNA, che ha monitorato i flussi delle vendite negli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti si concentra il 10,4% dell’export nazionale italiano. In particolare, per l’Abruzzo, questo mercato costituisce una parte significativa, con il 17,1% delle esportazioni dirette totali, superando 1,6 miliardi di euro, di cui quasi un miliardo è rappresentato dal settore farmaceutico. La Toscana segue con una quota del 16,2%, che equivale a oltre 10 miliardi di euro. Il mercato americano ha un peso notevole per il Molise, che registra il 13,4% delle sue esportazioni verso gli Stati Uniti, con oltre la metà attribuibile al settore chimico.

Analizzando il contributo regionale all’export, l’Emilia-Romagna si distingue, poiché il 44,3% del suo valore aggiunto proviene dalle vendite all’estero, superando notevolmente la media nazionale del 29,4%. Anche le regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Piemonte mostrano buone performance, con percentuali sopra il 40%. La Lombardia, pur essendo la prima regione per volumi assoluti con 13,7 miliardi di euro, ha una percentuale di export verso gli Stati Uniti inferiore alla media nazionale, attestandosi all’8,4%.

Le principali categorie merceologiche evidenziano una significativa concentrazione nelle regioni. Il 59% dei macchinari e apparecchi proviene da Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, mentre il settore farmaceutico vede il 65% delle esportazioni originate da Toscana, Lazio e Abruzzo. Anche i mezzi di trasporto sono ben rappresentati, con il 75% delle vendite garantite da Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. L’agroalimentare, invece, è più distribuito, con il 65% delle esportazioni verso gli USA provenienti da Toscana, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Campania.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Esportazioni italiane verso gli Stati Uniti: fattori regionali e settoriali

ROMA (ITALPRESS) – Gli Stati Uniti si confermano tra i tre principali mercati di sbocco per le esportazioni italiane, toccando nel 2022 un valore di quasi 65 miliardi di euro per 17 regioni. Sebbene la Lombardia, l’Emilia-Romagna e la Toscana rappresentino oltre il 50% dell’export totale, le regioni più vulnerabili all’introduzione dei dazi risultano essere Abruzzo, Toscana e Molise. Queste informazioni sono emerse dall’analisi condotta dall’Area studi e ricerche di CNA riguardo ai flussi di vendita diretta sul mercato americano.

Il mercato statunitense conta per il 10,4% dell’export complessivo dell’Italia, ma per l’Abruzzo, esso rappresenta un fattore decisivo, con il 17,1% delle sue esportazioni dirette, superando 1,6 miliardi di euro, grazie a un settore farmaceutico che si avvicina a un miliardo. Seguono la Toscana, con una percentuale del 16,2%, il che equivale a oltre 10 miliardi di euro.

L’analisi rivela che il volume d’affari regionale è fortemente influenzato dalla farmaceutica, che in totale rappresenta il 37% delle esportazioni nazionali. Il Molise, con un 13,4% di esportazioni verso gli USA, trae oltre la metà delle sue vendite da prodotti chimici. L’Emilia-Romagna si posiziona sopra la media nazionale, con il 12,5% del proprio export diretto verso gli Stati Uniti, mentre il Lazio raggiunge il 11,3%, con un significativo contributo del settore farmaceutico.

Esaminando le propensioni all’export a livello regionale, l’Emilia-Romagna spicca con il 44,3% del valore aggiunto, rispetto al dato nazionale del 29,4%. Anche il Friuli-Venezia Giulia, il Veneto e il Piemonte superano il 40%. In termini di categorie merceologiche, regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana dominano in macchinari e apparecchi, mentre l’agroalimentare è più distribuito, coinvolgendo diverse regioni tra cui Toscana e Campania.

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