Dazi: Urso insiste su vino, acciaio e alluminio, sottolineando le nostre valide spiegazioni.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sottolinea l’importanza di affrontare i dazi su vini, alimentari, acciaio e alluminio, evidenziando i progressi nel prevenire una “guerra commerciale”. È in corso un piano di promozione per ampliare la presenza dei prodotti italiani nei mercati extra-Ue, con attenzione rivolta a Stati Uniti, Golfo e Asia. Si evidenzia la necessità di rivedere le regole del Green Deal per il settore automotive. Infine, Urso assicura il sostegno del governo alle imprese, attraverso misure che migliorano la continuità e l’efficacia delle agevolazioni finanziarie.
Strategie per il Settore Alimentare e Industriale Italiano
ROMA (ITALPRESS) – Riguardo ai dazi su vini e alimenti, così come sull’acciaio e l’alluminio, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sottolinea l’importanza di perseverare, certi delle nostre valide motivazioni. È fondamentale aver evitato una “guerra commerciale” che avrebbe avuto conseguenze disastrose per tutti. Nella sua intervista al Corriere della Sera, Urso evidenzia il lavoro in corso con il ministro Tajani per promuovere i prodotti italiani sui nuovi mercati e consolidare la presenza negli Stati Uniti, dove i consumatori ricercano l’eccellenza.
In merito alla crescita recente in alcuni mercati extra-Ue, Urso si mostra ottimista e insiste sulla necessità di finalizzare accordi di libero scambio con i paesi del Golfo. Sono in discussione anche potenziali intese con India, Malesia, Indonesia e Filippine, oltre a un dialogo con il Mercosur che rispetti le esigenze del settore agricolo.
Per quanto riguarda l’industria automotive, il ministro fa notare che le sfide sono chiare e raggiungibili rapidamente. Tuttavia, il maggior ostacolo risiede nelle restrittive regole del Green Deal, che hanno causato crisi significative nel settore, chiudendo stabilimenti e portando al licenziamento di migliaia di lavoratori. Urso insiste sulla necessità di rivedere il Regolamento sulla CO2, progettando un approccio che garantisca piena neutralità tecnologica.
Infine, sul caso dell’ex Ilva, Urso chiarisce che le offerte sono tratteggiate da proposte vantaggiose per la produttività e l’occupazione. È cruciale realizzare un polo Dri a Taranto, legato alle decisioni comunali sulla nave rigassificatrice. Inoltre, il governo si impegna a sostenere le imprese attraverso il Piano Transizione 5.0, ora accolto favorevolmente grazie alle recenti semplificazioni legislative. Si punta a garantire stabilità e continuità delle agevolazioni, cercando di renderle più accessibili nel lungo termine.
Strategie per Sostenere il Settore Alimentare e dell’Automotive
ROMA (ITALPRESS) – Secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è fondamentale continuare a lottare contro i dazi imposti su vini e prodotti alimentari, oltre che su acciaio e alluminio. Urso, intervistato dal Corriere della Sera, evidenzia che è stato un successo evitare una guerra commerciale, che avrebbe potuto avere ripercussioni negative per tutti. La consapevolezza delle buone ragioni a sostegno delle nostre posizioni deve rimanere alta.
Urso, insieme al ministro Tajani, sta sviluppando un piano per promuovere i prodotti italiani nei nuovi mercati e rafforzare la presenza negli Stati Uniti, dove i consumatori valorizzano la qualità. La crescita recente in mercati extra-Ue rappresenta un segnale positivo. Perciò, si insiste affinché la Commissione Europea finalizzi gli accordi di libero scambio con il Consiglio di cooperazione del Golfo, e in futuro con India, Malesia, Indonesia e Filippine, oltre a continuare i negoziati con il Mercosur, garantendo la tutela della produzione agricola.
Riguardo al settore automotive, Urso afferma che ci sono segnali chiari e raggiungibili in tempi brevi. Tuttavia, la vera sfida deriva dalle normative del Green Deal, responsabili della crisi del settore in Europa, a causa della chiusura di impianti e dei licenziamenti di migliaia di operai. È urgente rivedere il Regolamento sulla CO2 per garantire neutralità tecnologica, sostenendo l’accordo raggiunto con il governo tedesco riguardo alle flotte commerciali.
Infine, riguardo all’ex Ilva, Urso sottolinea che la gara favorisce chi presenta la migliore offerta complessiva, con particolare attenzione agli investimenti che possano rendere autonomi gli impianti nel Nord. La realizzazione del polo Dri a Taranto dipenderà dalle decisioni del Comune sulla nave rigassificatrice, mentre il governo si impegna a sostenere le aziende attraverso il Piano Transizione 5.0, che ora sta ricevendo consensi per le nuove semplificazioni.
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