Disney perde oltre 4 milioni di dollari al giorno a causa del blackout di YouTube TV.

Disney perde oltre 4 milioni di dollari al giorno a causa del blackout di YouTube TV.

Disney perde oltre 4 milioni di dollari al giorno a causa del blackout di YouTube TV.

La Disputa Tra Disney e Google: Impatti Economici e Prospettive Future

Disney sta attraversando un momento difficile a causa di una disputa con Google riguardo un nuovo contratto di distribuzione dei contenuti per YouTube TV. Secondo le stime di Morgan Stanley, l’azienda di intrattenimento sta perdendo circa 4,3 milioni di dollari al giorno in ricavi, una situazione che solleva interrogativi sulle conseguenze a lungo termine di questo conflitto.

La situazione è particolarmente critica, con perdite che raggiungono i 30 milioni di dollari a settimana. Questo calo di entrate è direttamente correlato al blackout di canali popolari come ABC e ESPN, che è entrato nel suo dodicesimo giorno. Nonostante le difficoltà attuali, gli analisti prevedono che Disney e Google possano giungere a una risoluzione entro la fine della settimana, il che darebbe sollievo a entrambe le parti coinvolte.

Le Perdite di Google e le Reazioni dei Consumatori

Oltre ai danni economici subiti da Disney, anche Google non esce indenne da questa disputa. Secondo un sondaggio condotto da Drive Research su 1.100 consumatori americani, il 24% degli intervistati ha già annullato o intende annullare il proprio abbonamento a YouTube TV a causa della perdita dei canali Disney, evidenziando l’impatto diretto che la situazione ha avuto sulla base di clienti del servizio.

Più di 20 canali di proprietà di Disney sono diventati inaccessibili su YouTube TV dopo la scadenza del contratto avvenuta il 30 ottobre alle 23:59 ET. Google ha accusato Disney di utilizzare la rimozione dei canali come una “tattica di negoziazione”, sostenendo che le nuove condizioni proposte porterebbero a un aumento dei prezzi per i clienti di YouTube TV. Al contrario, Disney ha dichiarato che Google sta “rifiutando di pagare tariffe eque” per i contenuti forniti.


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