Acqua distillata: effetti sulla salute, usi e rischi potenziali spiegati
Bere acqua, sia distillata che no, aiuta a mantenere il corpo idratato, favorisce l’eliminazione delle tossine e contribuisce al benessere generale. L’acqua distillata è priva di impurità, il che la rende potenzialmente vantaggiosa per la salute della pelle. Può essere utile nell’uso topico, infatti molti prodotti per la cura della pelle la utilizzano proprio per la sua purezza. È importante però ricordare che l’acqua distillata non contiene i minerali essenziali che invece l’acqua potabile normale fornisce, elementi fondamentali per mantenere l’equilibrio nutrizionale. Se si sceglie di bere acqua distillata, è quindi necessario assicurarsi di integrare adeguatamente i minerali attraverso l’alimentazione o altre fonti.
Qual è il contenuto minerale e il pH dell’acqua distillata?
L’acqua distillata non contiene minerali essenziali come ferro, fluoro, sodio, calcio e magnesio, che invece sono presenti nell’acqua potabile tradizionale. Questo perché durante il processo di distillazione tutte le impurità, compresi i minerali disciolti, vengono completamente rimossi. Il corpo umano necessita di questi minerali per svolgere correttamente molte funzioni vitali, e la loro assenza nell’acqua distillata può influenzare la scelta di consumarla regolarmente.
Per quanto riguarda il pH, l’acqua distillata pura dovrebbe avere un valore neutro intorno a 7. In pratica, subito dopo la distillazione, il pH può essere leggermente inferiore, intorno a 6,9. Se l’acqua distillata viene conservata in un contenitore ermetico, il suo pH può rimanere stabile per lungo tempo. Tuttavia, a temperatura più alta l’acqua tende a diventare un po’ più acida a causa dell’aumento degli ioni idrogeno. Se invece l’acqua distillata viene esposta all’aria, assorbe anidride carbonica che riduce il pH fino a valori intorno a 5,8, rendendola leggermente acida a causa della mancanza di minerali che normalmente hanno una funzione tampone nel bilanciare il pH.
About The Author
