Distorsioni e stiramenti: significato, cause, primo soccorso e trattamento efficace

Muscoli, tendini e legamenti possiedono un’abilità naturale di guarigione tramite la riparazione delle fibre lesionate o la formazione di tessuto cicatriziale. Per recuperare la piena mobilità, spesso è necessario un percorso di stretching progressivo e specifico. A seconda della zona interessata e della gravità della lesione, la fisioterapia può diventare parte integrante del trattamento, con l’uso di modalità come l’ultrasuono terapeutico e i massaggi per favorire la guarigione e mantenere la mobilità.

Nei casi più gravi, come una rottura completa o un grave stiramento di grado 3, può essere necessario un intervento chirurgico. Questa situazione può verificarsi spesso in aree specifiche come:

  • I muscoli del quadricipite o i loro tendini (quadricipite o rotuleo) che consentono l’estensione del ginocchio
  • I muscoli ischiocrurali (hamstring), situati nella parte posteriore della coscia, che premono il ginocchio
  • Il tendine di Achille, che collega il muscolo del polpaccio al calcagno e permette la flessione della caviglia
  • I muscoli o i tendini del bicipite, responsabili della flessione del gomito

Un ruolo essenziale nella fase di recupero viene ricoperto dai fisioterapisti, che con competenza insegnano esercizi specifici per incrementare gradualmente la mobilità e la forza muscolare, monitorando il decorso in modo controllato. Per infortuni lievi come una distorsione alla caviglia può bastare una sola seduta, mentre in casi post-operatori o lesioni più gravi possono essere necessarie molteplici visite di fisioterapia. Oltre agli esercizi, la terapia può includere trattamenti come l’ultrasuono, la stimolazione elettrica e il massaggio muscolare.


Gli allenatori atletici certificati sono figure specializzate che supportano gli atleti, in particolare negli sport organizzati, nel trattamento sia delle lesioni acute che croniche come distorsioni e stiramenti. Sono esperti nell’utilizzo di tecniche di bendaggio e fasciature compressive (come le fasce elastiche ace wrap) per proteggere e sostenere muscoli e articolazioni lesionati, collaborando all’interno del team di medicina sportiva per attuare piani terapeutici efficaci.

La chirurgia rappresenta una valida opzione solo per alcune tipologie di lesioni e dipende da diversi fattori, come la funzionalità del paziente prima dell’infortunio e le sue aspettative future riguardo all’attività fisica. Non sempre è necessario intervenire chirurgicamente, anche in presenza di rotture complete. Per esempio, un atleta professionista può continuare a competere ad alto livello con una lesione del legamento crociato posteriore, ma difficilmente potrà tornare in campo con un legamento crociato anteriore rotto senza un intervento.


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