Vola in Svizzera per poter morire: la storia di Dj Fabo

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Rimasto tetraplegico e cieco, in seguito ad un incidente d’auto avvenuto tre anni fa, si fa trasferire in Svizzera per morire. È la storia di Fabiano Antoniani, conosciuto come “Dj Fabo”. Trentanove anni e nessuna voglia di continuare a vivere in quelle condizioni. Così, la scelta dell’eutanasia, legale nel paese svizzero. La notizia dell’avvenuta morte è di stamattina.

“Lo Stato obbliga a emigrare per poterci liberare da una tortura insopportabile e infinita”, così aveva detto Dj Fabo due giorni fa. Fabiano si trovava in una clinica di cui non è stato reso noto il nome. Marco Cappato, dell’Associazione Luca Coscioni, spiega: “Le visite mediche servono a verificare le sue condizioni fisiche ed accertare la sua volontà di morire”. Cappato aveva pubblicato un video dove diceva di trovarsi in Svizzera con Antoniani. Sotto il filmato, tanti commenti di affetto, ma anche Matteo Nassigh, 19 anni, disabile dalla nascita, che gli aveva chiesto di restare in vita: “Non chiedere di morire, noi non possiamo correre, ma siamo pensiero e il pensiero migliora il mondo”.

Fabo, qualche giorno fa, aveva spiegato di “non essere depresso e di mantenere tutt’ora il senso dell’ironia”, ma che, immobile e al buio, non aveva voglia di restare in questa condizione disagiante per anni.

Ricorrere all’eutanasia è illegale in Italia. Per questo, l’uomo è dovuto partire per vedere rispettata la sua scelta. Ci sono sei proposte di legge in Italia a riguardo, ma da un anno è tutto fermo e non ci sono novità. Il leader dell’associazione Luca Coscioni si schiera a favore dell’eutanasia: “Un tipo di aiuto e di assistenza che dovrebbe essere riconosciuta a tutti i cittadini ovunque invece di condannare e costringere persone a questa sorta di esilio della morte che ritengo debba essere al più presto superato”.

Il trentanovenne ha scelto di lasciarsi andare nella mattinata, dopo un confronto con i medici. Nel suo video di appello, Dj Fabo si rivolgeva direttamente al presidente della repubblica chiedendo:

“Vorrei poter morire senza soffrire […] ho scoperto di aver bisogno di aiuto. Sappiamo che non spetta a lei approvare le leggi. Le chiediamo però di intervenire affinché una decisione sia presa. Per lasciare ciascuno libero di scegliere fino alla fine”.

Alle 11:45, l’annuncio su Twitter di Marco Cappato:

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