Dramma in caserma: maresciallo si uccide con l’arma d’ordinanza

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Dramma nella stazione dei carabinieri di Pizzo, dove un maresciallo si è ucciso sparandosi un colpo con la pistola di ordinanza alla testa nel suo ufficio in caserma. Sono stati i colleghi ad accorgersi dell’accaduto e a dare l’allarme. I soccorsi però si sono rivelati inutili.
Il maresciallo Fiorello, celibe, figlio di un carabiniere, era originario di Calatafimi ed era da tempo alla guida della stazione carabinieri di Pizzo. La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha disposto l’autopsia sul corpo del sottufficiale. Negli ambienti della Procura si fa rilevare comunque che l’esame autoptico è un atto dovuto e che non ci sono dubbi sul fatto che il maresciallo si sia suicidato. Fiorello, secondo quanto si è appreso, era un carabiniere stimato e proposto più volte per encomi.

Appresa la notizia il sindaco Pizzo Gianluca Callipo ha proclamato il lutto cittadino. “La comunità di Pizzo è sconvolta dalla notizia della morte del maresciallo Paolo Fiorello – ha scritto il primo cittadino -. Notizia che ho appreso mentre sono lontano da Pizzo per impegni istituzionali legati alla mia attività in Anci. Tutti noi avevamo grande rispetto, stima e affetto per questo giovane servitore dello Stato che ha sempre interpretato il suo ruolo con umanità e autentico senso del dovere. La disponibilità e l’efficienza del comandante Fiorello – ha aggiunto Callipo – ne facevano un punto di riferimento imprescindibile per i cittadini e l’amministrazione comunale, con la quale c’è sempre stato un rapporto di grande sinergia. La sua scomparsa rappresenta dunque una grande perdita per l’intera città, letteralmente annichilita da questa tragica notizia”.

“A nome dell’intera cittadinanza, porgo le più sentite condoglianze ai familiari del maresciallo Fiorello, ai carabinieri della stazione di Pizzo, al comandante della Compagnia di Vibo Valentia, il capitano Piermarco Borettaz, e al comandante provinciale dell’Arma, il colonello Gianfilippo Magro”.

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