È possibile annegare in una vasca di deprivazione sensoriale? Scopri la verità.

È possibile annegare in una vasca di deprivazione sensoriale? Scopri la verità.

È praticamente impossibile annegare in una vasca di deprivazione sensoriale. Questa credenza è uno...


È praticamente impossibile annegare in una vasca di deprivazione sensoriale. Questa credenza è uno dei miti più diffusi sulla terapia del galleggiamento. Grazie all’elevata concentrazione di sale di Epsom presente nell’acqua, si modifica la densità del liquido, rendendo il galleggiamento semplice e sicuro. L’acqua all’interno della vasca ha una profondità di circa 30 cm e contiene diverse centinaia di chilogrammi di sale Epsom che aumentano la sua densità e la spinta idrostatica, permettendo al corpo di fluttuare senza sforzo. La temperatura del fluido è mantenuta intorno ai 35°C, simile a quella corporea, grazie a un sistema a serpentina riscaldante. Inoltre, l’acqua viene costantemente sterilizzata tramite una soluzione a base di perossido e un sistema di filtrazione UV, garantendo igiene e sicurezza.

All’interno della camera, l’individuo sperimenta una riduzione quasi totale degli stimoli visivi e uditivi mentre fluttua senza gravità. Anche se può sembrare intimidatorio entrare in una vasca e rilassarsi per un’ora, migliaia di persone in tutto il mondo utilizzano questo metodo con successo ogni anno. È importante però ricordare che persone con malattie infettive, donne in gravidanza e soggetti epilettici non controllati farmacologicamente dovrebbero evitare questa pratica.

Miti comuni sulla vasca di deprivazione sensoriale


Tra le idee errate più frequenti riguardo alla vasca di deprivazione sensoriale spiccano quelle legate ai benefici del galleggiamento per i disturbi del sonno.
Si pensa erroneamente che il galleggiamento non aiuti a migliorare il sonno. In realtà, la terapia del galleggiamento è riconosciuta per i suoi effetti positivi su insonnia e altri disturbi del sonno. Grazie al rilascio di endorfine e al miglioramento dell’umore, il corpo entra nel riflesso di rilassamento (RR), che contrasta la risposta di “lotta o fuga” del sistema nervoso simpatico. Il riflesso di rilassamento abbassa la frequenza cardiaca e la respirazione grazie all’attivazione del sistema parasimpatico, quello deputato al riposo e recupero. Inoltre, la pressione sanguigna si riduce, favorendo un generale stato di benessere e una migliore qualità del sonno.

Un altro falso mito è che il galleggiamento possa sostituire il sonno. Nonostante si dica spesso che un’ora immersi in vasca equivalga a otto ore di sonno, questa pratica non dovrebbe mai prendere il posto del sonno naturale. I soggetti che utilizzano la vasca spesso si sentono energizzati dopo la sessione e hanno bisogno di alcune ore per rilassarsi ulteriormente prima di dormire. Nonostante ciò, il galleggiamento favorisce modelli di sonno più regolari e profondi.

Infine, alcune persone temono che dormire nella vasca sia pericoloso. In realtà, molte persone entrano proprio per addormentarsi e sfruttare il potere rigenerante del “power nap” in vasca. Il rischio di ribaltarsi o affogare è praticamente nullo grazie alla densità dell’acqua salina che mantiene il corpo stabile e galleggiante durante il riposo.


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