È possibile fidarsi di Google senza una rottura definitiva? Scopriamolo insieme.

Il Processo Contro Google: La Questione della Fiducia Il terzo giorno del processo sulle misure...

La questione centrale, sulla quale il DOJ sta insistendo, è che le richieste fatte a Google non sono solo complicate, ma anche rischiose. L’esecutivo pubblicitario di Google, Tim Craycroft, ha descritto le proposte del DOJ come “naive” e “incoerenti.” Questa opinione ha trovato eco presso la giudice, la quale ha affermato che “il diavolo è nei dettagli.” Durante la testimonianza di Jonathan Weissman, esperto del DOJ sulla fattibilità tecnica di una scissione, la giudice ha sostenuto che le modifiche necessarie potrebbero complicare l’esperienza dell’utente, paragonando la situazione a un cambio di pneumatici su un’auto.

Durante la testimonianza di Craycroft, Brinkema ha considerato un’opzione estrema non proposta dal governo: la chiusura totale di AdX. Craycroft ha rivelato che Google aveva in passato esplorato questa possibilità all’interno di un’analisi chiamata “Project Monday”. La giudice ha interrogato il testimone su quanto potesse essere una soluzione efficace, sottolineando che un’altra grande azienda tech potrebbe acquisire AdX e creare un proprio monopolio.

Brinkema ha espresso il desiderio di comprendere le possibilità reali per livellare il terreno di gioco senza danneggiare editori e inserzionisti che si affidano ai prodotti di Google. Craycroft ha dichiarato che una scissione di AdX sarebbe fattibile entro un termine di due anni, prelevando IP, trasferendo contratti con i clienti e fornendo codice di riferimento per supportare il compratore.

Questa testimonianza ha suscitato l’interesse della giudice, la quale dovrà decidere se è disposta a fidarsi di Google, soprattutto in merito alla possibilità di una scissione. È stato chiaro che gli avvocati di Google non si sono impegnati a abbassare la commissione del 20% su AdX, al di sopra del livello competitivo stabilito dal giudice.


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